"Vogliamo più sicurezza". Così potrebbe essere sintetizzata la lettera inviata da una dipendente della Dussman, ditta appaltatrice del servizio di ausiliarato che opera all'interno dell'ospedale Santa Maria Goretti. "Il trasporto di pazienti con cuffia, con la cuffia, occhiali, mascherina chirurgica (sempre se indossati anche dal paziente) sono valide protezione. Ciò che invece non ci protegge sono le divise che indossiamo e che portiamo a casa per lavarle. Per essere sicure, dovremmo riporre la divisa in una busta di plastica e lavarla dopo tre giorni. Ma noi, avendo soltanto due divise dal 2016, non possiamo cambiarle con questa frequenza. Siamo state informate che per lavorare in sicurezza dovremmo utilizzare solo divise monouso. Se la figura dell'ausiliario non è considerata indispensabile, si può ricorrere alla cassa integrazione e farci stare a casa, con i nostri cari, gli stessi che mettiamo a rischio tutti i giorni lavorando senza protezioni".