Ordina la cena al pub attraverso un operatore del "food delivery", ma la consegna gli viene negata perché positivo al Covid-19. E' la storia di Francesco, residente a Latina, dove la quarantena, come succede nel resto d'Italia, ha iniziato a stringere la sua morsa e la ripetitività del quotidiano comincia a farsi sentire. Serve poco per evadere, basta anche una pizza mangiata rigorosamente a casa di sabato sera per alleggerire una routine che via via si fa sempre più stressante. Una possibilità che ai cittadini di Latina è concessa grazie ai tanti ristoratori che si sono attivati per recapitare le proprie specialità direttamente a casa, affidandosi ai diversi operatori delle che lavorano in città garantendo il servizio attraverso il pagamento di un piccolo surplus sul costo della pietanza scelta attraverso i menu pubblicati on-line.

Opportunità che in molti stanno sfruttando, soprattutto nel weekend, ma che, stando a quel che ci racconta Francesco, non pare essere concessa proprio a tutti. A lui stesso, come detto, sabato sera è stata negata la consegna perché positivo dal Coronavirus: «Ho chiamato il centralino per la prenotazione come ho fatto altre volte. Volevo mangiare qualcosa di diverso visto che sono ormai quasi 30 giorni che sono in quarantena. Fortunatamente sto bene e non ho sintomi, ma non mi...