Se i dipendenti della Asl sono dotati di tutti gli strumenti di sicurezza per l'emergenza Coronavirus - come è giusto che sia - lo stesso non si può dire per i dipendenti di alcune ditte appaltatrici e che operano all'interno degli ospedali. Ad accendere i riflettori sul caso sono i sindacati Clas e Confial, tramite i segretari Davide Favero ed Enrico Dellapietà, i quali scrivono al Prefetto Maria Rosa Trio per sottolineare quanto accade agli ausiliari dei nosocomi pontini. "Chiediamo che a tutto il personale dei servizi ausiliari e pulimento venga garantito, nel rispetto delle indicazioni del Ministero, la medesima attenzione, prevenzione, sicurezza e monitoraggio clinico previsto per il personale sanitario medico e infermieristico - scrivono i due segretari, ricordando che a dover provvedere a tutto questo sono le stesse ditte appaltatrici - considerando "personale sanitario" tutto il personale interno agli ospedali, cliniche e Rsa, che sta rischiando la propria salute operando nelle strutture in servizi non strettamente medici, ma assolutamente essenziali, garantendo servizi ausiliari, portantinaggio, pulizia, servizio mensa, manutenzioni, raccolta rifiuti, sorveglianza e vigilanza. A tutti questi lavoratori vanno garantiti i Dpi, per consentire un contenimento del contagio all'internoe all'esterno delle strutture ospedaliere e non, assicurando un'adeguata prevenzione sanitaria nel rispetto di quanto previsto dal Ministero della Salute".
Il fatto
Coronavirus, ausiliari deglli ospedali senza sicurezze: la denuncia
Latina - Clas e Confial scrivono al Prefetto: i dipendenti delle ditte di appalto non sono dotati delle sufficienti misure di sicurezza