Qualcuno ha iniziato a distribuirli, altri stanno ancora valutando le domande. Ma in generale il primo, concreto provvedimento preso dal Governo Conte per aiutare le fasce deboli della popolazione, sta arrivando all'obiettivo, ossia alle famiglie che si trovano in difficoltà a causa del lockdown prolungato.

Come funzionano i buoni spesa
Si tratta di un contributo che viene erogato ai cittadini in difficoltà economica. La direttiva del Governo dice che i buoni vanno assegnati secondo questa ripartizione: 5 euro al giorno per maggiorenne, 7 euro al giorno per minorenne a carico. Fino ad un massimo di 400-500 al mese totale a nucleo familiare.  I comuni più grandi, ossia con un elevato numero di abitanti, stanno procedendo con due modalità. Alcuni hanno richiesto ai cittadini di compilare un modello di domanda, scaricabile dal proprio portale, e di farla pervenire al comune via mail o in altro formato elettronico. Altri hanno richiesto la compilazione di un form online sul sito web del comune. Numerosi comuni hanno pubblicato sul proprio sito un bando, ossia un avviso pubblico con tutti i dettagli. I comuni più piccoli hanno in alcuni casi inviduato direttamente i nuclei familiari più bisognosi che sono già seguiti dai servizi sociali. E hanno aggiunto la possibilità di fare richiesta buoni spesa tramite email o via telefono. Tutte le richieste vengono poi vagliate dall'amministrazione comunale.

Come vengono consegnati
Per la consegna dei buoni spesa, ogni comune si è organizzato diversamente. C'è chi ha allestito dei point all'interno del palazzo comunale convocando le persone beneficiarie e chi ha deciso di distribuire i blocchetti coi buoni direttamente a domicilio, magari usando la protezione civile per la consegna. Altri comuni fanno stampare via web la richiesta. La spesa si può fare solo nei supermercati che hanno aderito, che sono comunque buona parte di quelli presenti sul territorio provinciale.