Trasporti, spazi pubblici, uffici. La riapertura delle attività produttive con la libera circolazione delle persone, comporterà innumerevoli cambiamenti da parte dei comuni che avranno il compito di riorganizzare le loro città. Il distanziamento sociale sarà il caposaldo della convivenza con il virus, che si preannuncia particolarmente lunga. Per questo si sta già lavorando nella direzione di riorganizzare anche gli spazi pubblici.
Il nodo dei trasporti
I servizi pubblici locali sono quelli a maggior rischio. I bus e gli scuolabus andranno riorganizzati in termini virus free e questo comporterà una spesa maggiore per le amministrazioni locali. Soldi che, intesi, al momento i comuni non hanno e per avere i quali l'Anci sta lavorando col Governo (pare arriveranno 3,5 miliardi dal decreto Aprile). Sugli autobus, infatti, potrebbe arrivare l'obbligo di avere solo passeggeri seduti e distanziati tra loro di almeno un metro. E' ovvio che gli attuali mezzi non siano adatti e andranno riorganizzati. Con i costi che ciò comporta. Oltretutto andranno aumentate le corse quotidiane.
Bar e ristoranti: più spazio all'esterno
«Chiederò ai sindaci di dare maggiori deroghe per l'occupazione del suolo pubblico». Lo ha detto nei giorni scorsi Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, nel presentare i tavoli per la fase 2. Gli spazi esterni serviranno in particolare ai bar in quanto il servizio ai tavoli interni potrebbe essere interdetto dalle nuove regole sugli assembramenti. A Latina in particolare andrà compreso cosa ne sarà della zona pub, dove gli spazi sono già saturi e dove molti locali sono piccoli.
Uffici pubblici: distanza e separé in plexiglass
Negli uffici pubblici (ma anche in quelli privati) bisognerà far rispettare la distanza interpersonale di un metro tra le persone e almeno due metri tra le scrivanie. Sia nei locali aperti al pubblico sia in quelli chiusi. Ovviamente le pubbliche amministrazioni potranno incentivare lo smart working per agevolare l'organizzazione del lavoro.
Un medico di riferimento per ogni attività produttiva
E' una delle opzioni che sta valutando il comitato di esperti del Governo Conte. Prevedere un medico che certifichi il rispetto delle indicazioni di sicurezza e igiene da parte di una fabbrica, di un negozio o di un ufficio.
Giovani e anziani: come gestire la loro uscita dal lockdown
Tra i problemi maggiori che sono sul tavolo del comitato di esperti del Governo c'è quello di come gestire l'uscita di giovani e anziani dal lockdown. I primi sono quelli più propensi agli assembramenti e a "fare gruppo", soprattutto d'estate (pensate al mare). Gli anziani sono invece i più fragili e quelli più a rischio per il Covid. Ma si possono tenere in casa con l'arrivo del caldo torrido? Sarà uno dei punti più controversi da gestire, forse prevedendo una limitazione per le loro uscite.