Venti persone impiegate con un settore welfare che viaggia a pieno ritmo, 3500 domande presentate alla mattinata di ieri, 1800 via mail e altre 1600 online, 1350 nuclei familiari con i buoni già caricati sulla tessera sanitaria e altri 800 seguiti con consegne periodiche di pacchi alimentari. Sono i numeri collegati al canale dei buoni spesa con fondi di Regione e Governo che il Comune di Latina sta gestendo da venti giorni attraverso l'assessorato ai servizi sociali di Patrizia Ciccarelli. Numeri in continua evoluzione perché tante sono le pratiche che l'ufficio sta valutando, al netto di quelle che hanno già ricevuto un diniego o che sono sospese per errori tecnici o mancanza di documentazione. Questa possibilità, come è noto, prevede 5 euro al giorno a persona per nucleo familiare, 7 euro se minore, per un massimo di 100 a settimana, e quindi il tetto è 400 euro al mese a cui si aggiungono altri cento euro per spese relative ai farmaci. «Sono più di duemila le famiglie seguite, tra i 1350 nuclei familiari già soddisfatti e gli 800 seguiti con consegne periodiche di pacchi alimentari da segretariato sociale e Croce Rossa – spiega l'assessore Patrizia Ciccarelli –i dinieghi sono sotto il 10%». Una richiesta viene rifiutata o perché più persone dello stesso nucleo hanno fatto domanda, o perché godono di altre misure come reddito di cittadinanza erogato al massimo. «Noi rispettiamo i vincoli degli stanziamenti – spiega Ciccarelli – come quelli del governo di dare priorità a chi non ha niente o quelli della Regione di corrisponderli a chi non gode di altri misure come reddito di cittadinanza e cassa integrazione, tranne casi eccezionali. Poi ci sono altre domande in sospeso perché in fase di valutazione per errori, soprattutto tra quelle inviate via mail. Si va celeri all'inizio e alla fine del processo di lavorazione delle domande, in mezzo c'è la valutazione che richiede i suoi tempi. Stiamo terminando l'esame delle domande inviate via mail e con quelle online si procederà più spediti».