«Giuseppe, Wonderful». Un funzionario della Fao di New York, qualche anno fa, quando ha visto il Golfo di Gaeta che ha scelto per sposarsi è rimasto senza fiato. Ha aperto gli occhi, un sospiro e ha lasciato cullare il cuore. «Avete cose bellissime», ha detto rivolgendosi a Giuseppe Tammetta, dell'omonima azienda di abiti da sposa che era accanto a lui qualche ora prima del sì. Il turista americano alcuni mesi prima aveva fatto un sopralluogo dagli States per toccare con mano le bellezze della costa pontina. Non tutti sanno che moltissimi stranieri scelgono la Riviera d'Ulisse o altre location collinari, da Sermoneta a Cori, per i loro matrimoni. A Gaeta, quel giorno, quando il sole calava sul Golfo, l'immagine poteva sembrava un dipinto. «Ci siamo guardati negli occhi - racconta Tammetta alla terza generazione di abiti da sposa – e mi ha detto in un ottimo italiano: voi avete delle cose bellissime in Italia, come se non ce ne rendessimo conto».
Non soltanto i matrimoni italiani, ma il Covid ha azzerato anche i matrimoni degli stranieri in provincia di Latina, svedesi e norvegesi sono innamorati di Terracina e sbarcano qui ogni anno, moltissimi statunitensi hanno un debole per Sperlonga o per il Golfo di Gaeta. Sono stati tanti anche gli scozzesi e di altre nazionalità catturati dalla magia della provincia di Latina che hanno scelto per il loro giorno più importante il nostro territorio.
Gli stranieri alimentano una forma di turismo «matrimoniale» con un indotto non indifferente per tutti, che racchiude il settore alberghiero, della ristorazione, dell'abbigliamento, delle bomboniere: una vera e propria catena. Oltre ai matrimoni stranieri, la sospensione delle cerimonia italiane ha paralizzato anche il settore degli abiti da cerimonia. «Il quadro è drammatico – spiega Tammetta - la nostra categoria subirà un calo di fatturati di oltre il 50 per cento».
La situazione è sospesa, come racconta anche Luisa Blasi, wedding planner di Latina, responsabile Cincinnato wine resort. «Si, è così: è sospesa e non siamo nelle condizioni di poter prendere decisioni - spiega - è brutto per gli sposi e per noi, se ci fosse chiarezza nei messaggi sapremmo anche come comportarci - ribadisce - Ad oggi sono stati spostati nel mio caso 15 matrimoni senza dimenticare luglio, agosto e settembre che ancora non sono stati toccati. Ci sono tante coppie che si devono sposare in questi mesi e non sanno quello che devono fare. Ci sono anche comunioni e cresime, stesso discorso di incertezza. Quello che non si riesce a capire sono le modalità di apertura, si naviga nel buio» spiega la wedding planner che segue gli sposi dall'inizio alla fine e rappresenta, come tutte le altre sue colleghe, un supporto prezioso e una guida sicura. Anche l'economia che gira attorno ai matrimoni attende una risposta positiva: per tutti, a partire dagli sposi, sarebbe il sì più atteso.
Il caso
Coronavirus e matrimoni, tutto rimandato al 2021
Latina - Il settore è in grande crisi. Accusa l’indotto dei matrimoni. Situazione sospesa