Sono da sempre un pezzo importante dell'economia locale e anche in questo momento i mercati si preparano a cambiare ma a tornare. Come si sa gli spazi per la vendita ambulante, ossia i mercati rionali e settimanali, hanno subito un colpo terribile dalla quarantena e sono tra i luoghi considerati più a rischio perché molto frequentati.
E', in fondo, proprio questa la loro caratteristica. In tutti i mercati (per lo più settimanali) della provincia di Latina circolano circa 4000 imprese ambulanti che, ovviamente, non sono tutte locali, arrivano anche da province e regioni limitrofe ma, insieme, rappresentano un settore che, con l'indotto, occupa circa 35.000 persone (inclusi gli appuntamenti estivi che per quest'anno è impossibile calcolare). Gli operatori ambulanti spingono per una ripresa delle attività, quindi un ritorno ai mercati seppure con le nuove misure stabilite per la messa in sicurezza degli spazi e l'accesso della clientela.
«Ci giungono continue sollecitazioni da parte di centinaia di ambulanti titolari di posteggio nei mercati settimanali e nelle fiere delle Province di Latina e di Frosinone che ci domandano quando e come riapriranno e con quali modalità. - dice una nota dell'Associazione italiana ambulanti - Analoga richiesta ci viene rivolta anche dai consumatori dei mercati delle Provincie ed in particolare dai cittadini di Fondi, Formia, Gaeta, Latina, Cisterna, Aprilia, Frosinone, Cassino, Sora». Si tratta di mercati su cui affluiscono operatori della provincia di Latina, una filiera bloccata da fine febbraio. L'associazione ha inviato una serie di proposte al Governo, all'Anci e alla Regione in vista dell'attuazione della cosiddetta Fase 2.