"Se nei prossimi giorni la soglia dei contagi non dovesse crescere autorizzeremo apertura di commercio al dettaglio e ristorazione".

Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla Camera facendo una sorta di apertura ad una apertura per settori del Commercio in un primo momento rinviati a giugno. Conte ha anche ammonito le Regioni: "Le iniziative dei singoli enti locali, meno restrittive rispetto al Dpcm, saranno considerate illegittime".

"C'è grande attenzione da parte nostra verso il settore del turismo e del commercio e dei servizi alle persone. Non appena l'andamento dei dati epidemiologici lo consentirà. E stiamo lavorando per preparare i protocolli di sicurezza specifici per tutte queste attività".

E' subito bagarre alla Camera dei Deputati per l'informativa sull'emergenza Coronavirus da parte del premier Giuseppe Conte. Infatti il presidente del Consiglio si presenta senza mascherina, scatenando la protesta delle opposizioni. Conte spiega che non indossa il dispositivo "perché c'è distanziamento tra me e i ministri". Con difficoltà la presidenza della Camera ripristina la calma e il premier inizia la sua informativa sulla fase di convivenza col virus.
"Non abbiamo ancora sconfitto il virus e questo dobbiamo mettercelo in testa. Abbiamo perso 27 mila vite in questa emergenza sanitaria. Una prova durissima per tutti".
 
La Costituzione, secondo Conte, non è stata calpestata. "Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c'è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale".
 
 
Conte ha detto che tutte le scelte del Governo sono state prese dopo ampio confronto con il comitato tecnico-scientifico. E in questa emergenza nessuna decisione può essere presa senza il conforto della scienza. Tutto è stato frutto di confronto con qualificati esponenti del mondo scientifico. Le riaperture contestuali porterebbero nuovamente a un innalzamento dei contagi che avrebbe R:0 superiore a 1. Il rischio è che in pochi mesi non ci sarebbe più disponibilità di posti in terapia intensiva. E questo comporterebbe anche conseguenze ancora peggiori dal punto di vista economico".

di: Tonj ortoleva