È iniziata anche nei quattro Comuni del litorale a sud di Roma la "Fase 2" dell'emergenza Coronavirus. Come previsto dalle disposizioni normative e dalle ordinanze regionali, infatti, si potrà iniziare a "conquistare" qualche spazio di libertà, almeno per quanto riguarda le visite ai parenti (fino al sesto grado per quelli diretti e fino al quarto grado per gli affini), ma anche la possibilità per molti di tornare al lavoro, seppure con le ristrettezze previste dai decreti governativi e dai provvedimenti presi a livello locale.
Va sottolineato che, per quanto concerne Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, sono stati confermati alcuni dei provvedimenti presi nel corso della "Fase 1" dell'emergenza Covid-19: in particolare, quelli che maggiormente hanno catturato l'attenzione della popolazione riguardano il divieto di accesso ai parchi pubblici recintati e alle spiagge. Per quanto riguarda gli arenili, da Villaggio Tognazzi (Pomezia) fino a Torre Astura (Nettuno) sarà impossibile andare in spiaggia anche solo per una corsetta in solitaria o per attività motoria. L'accesso alla battigia sarà consentito anche a chi effettua sessioni di allenamento come atleta, professionista e non professionista, con discipline riconosciute di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive federazioni, sempre nel rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri.
A Nettuno, invece, il sindaco ha confermato anche l'obbligo di indossare mascherine per circolare sul territorio comunale, mentre in tutti e quattro i Comuni resta sospeso il pagamento del parcheggio sulle strisce blu. Confermati, poi, gli annullamenti dei mercati settimanali, anche se sono allo studio misure per arrivare alle riaperture.
A Pomezia, invece, sarà di nuovo possibile frequentare il cimitero dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 15, sempre evitando assembramenti e con accessi contingentati.
Chiaramente, da oggi inizieranno a riaprire anche sul litorale sia bar che ristoranti: attenzione, però, è consentito esclusivamente il servizio a domicilio o quello da asporto.
In altri termini, per coloro che decideranno di offrire tali servizi alla clientela, occorrerà recarsi fuori dal locale e attendere il proprio turno per avere il cibo ordinato.
Stesso discorso per i bar: chi vorrà degustare un buon caffè non potrà farlo né al bancone, né tantomeno sui tavoli esterni: potrà prelevarlo e pagare il dovuto, per poi andare a consumare quanto acquistato a casa, in auto o in un altro luogo prescelto.