Un piano concordato con lo Stato, i Comuni, i gestori degli stabilimenti e le associazioni di categoria. È sostanzialmente questo l'obiettivo cui vorrebbe arrivare la Federbalneari Lazio, che nei giorni scorsi ha inviato a tutti i Comuni rivieraschi della regione una bozza di protocollo elaborato dal "Centro Studi Federbalneari Italia" e volto a programmare in sicurezza l'estate 2020, ossia la stagione "di convivenza" con il nuovo Coronavirus.
La condivisione del percorso di riapertura delle spiagge dovrebbe passare attraverso «una attenta riorganizzazione dei servizi erogati all'utenza - si legge in una nota -, sia per gli stabilimenti balneari e sia per le spiagge libere con servizi e spiagge libere adiacenti agli stabilimenti».
I punti cardine
In prima battuta, dalla Federbalneari hanno spiegato come non si possa prescindere dal distanziamento sociale di almeno un metro e dal "no" a qualsiasi assembramento. Viene scartata, però, l'ipotesi del distanziamento tra ombrelloni poiché «sarà definita una regolamentazione dell'afflusso dell'utenza mediante prenotazioni a mezzo tecnologia informatica», ossia tramite una App.
Saranno poi i gestori degli stabilimenti a presentare un vero e proprio "Piano d'azione" riguardante igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei singoli locali e delle attrezzature.
Per le spiagge libere con servizi, invece, si ipotizza l'installazione di distanziatori mobili «con apposita segnaletica indicante le postazioni libere occupabili dall'utenza». Una misura che riguarderebbe anche le spiagge libere senza servizi.
Va detto, però, che nell'idea della Federbalneari spicca anche la possibilità, per i gestori dei lidi che confinano con le spiagge libere, di «richiedere una concessione stagionale straordinaria della porzione di spiaggia libera per garantire al meglio il rispetto delle normative».
Infine, la nota dolente: in ogni caso, infatti, si prevede lo stop al transito sulla battigia - dunque alle passeggiate in riva al mare - «per evitare il verificarsi di assembramenti incontrollati». Stop anche all'accesso dei venditori ambulanti.
Il fatto
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Nazionale - Un piano concordato con lo Stato, i Comuni, i gestori degli stabilimenti e le associazioni di categoria. È questo l’obiettivo cui vorrebbe arrivare la Federbalneari