Non solo manutenzioni e decoro, ma opere essenziali in stand by e con storie complesse e travagliate ben da prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus. Sono tanti i lavori pubblici gestiti dal Comune di Latina e ripartiti in questo periodo, lavori che hanno dovuto fare i conti con lo stop imposto dal Governo e con le misure di distanziamento sociale: ora che i freni si sono allentati e l'Italia sta piano piano ritornando alla normalità lo sblocco è avvenuto su più fronti dando respiro ad un'amministrazione che sa di non poter più derogare. Così per il Palazzo della Cultura, l'eterna incompiuta di questi anni alle prese con lavori mai eseguiti per rispondere alle prescrizioni di sicurezza dei vigili del fuoco, forse l'unico cantiere nel quale si è continuato a lavorare laddove possibile (in esterna per le opere di manutenzione delle facciate) mentre all'interno prima dello stop si era riusciti a sostituire il cupolino del teatro che rientrava tra le opere inderogabili da effettuare. Qui i lavori sono ripresi pochi giorni fa, è stata tolta la moquette alle pareti priva di certificazioni e sono stati messi gli intonaci anti incendio.

Secondo l'assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri questi lavori conclusivi fanno parte dello step finale, anche se la decisione ultima per la riapertura, come è noto, non spetta al Comune ma alla commissione di vigilanza di pubblico spettacolo che dovrà riunirsi. Dovrebbero ripartire a fine mese anche i lavori alla biblioteca comunale, fermi per mesi: sembra che le carte siano a posto e che l'impresa debba sistemare il piano di sicurezza e coordinamento per l'emergenza Covid: all'appello mancano le finiture interne e la realizzazione della struttura interna. Partiranno a breve anche i lavori per la zona pub e quelli per realizzare aree fitness al parco San Marco e al parco Guerrini in Q4.

Per lavori che riprendono altri non si sono mai fermati, come quelli su tutti i servizi pubblici essenziali – spiega l'assessore – come verde pubblico, pronto intervento delle strade (fino a quando il Governo non ha bloccato le centrali di produzione dell'asfalto) e scuole laddove le opere non erano rinviabili. Di questa tipologia di opere fa parte anche il piano per l'illuminazione pubblica con la sostituzione, già avvenuta, di 7500 punti luce, e alcuni lavori alla piscina comunale. Ora in primo piano, in vista della complessa e attesa ripresa delle scuole a settembre, c'è la manutenzione degli edifici. «I lavori ripartiranno con la difficoltà di capire cosa è importante fare prima e soprattutto dopo che saranno stabilite dal Governo le norme per stare in classe rispettando il distanziamento – spiega Ranieri – sono previste opere edili e lavori impiantistici, mantenendo il grosso delle somme sui lavori di manutenzione straordinaria».