Il Comune di San Felice Circeo nei giorni scorsi aveva dato il via libera a un progetto sperimentale per realizzare una spiaggia ecologica sfruttando la Posidonia che si deposita a riva e che solitamente viene rimossa e gestita come un rifiuto qualunque. Da un progetto Enea, in collaborazione con l'azienda Ecofibra, nasce l'idea di separatori ecosostenibili e green da installare negli stabilimenti balneari quali divisori.
Dei separé ecologici alti circa 120 centimetri e larghi 200 centimetri, da sfruttare in questa stagione turistica piena di restrizioni a causa del Covid-19. Come si diceva, la Posidonia (opportunamente essiccata) verrà utilizzata per l'imbottitura e a fine stagione potrà essere semplicemente svuotata sulla spiaggia, dove tornerà a svolgere una funzione di protezione dall'azione erosiva causata dalle onde.
Il progetto dell'Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, rappresenta una soluzione al problema della corretta gestione della Posidonia spiaggiata, che, solitamente rimossa con altri rifiuti, viene smaltita nell'indifferenziato con costi ingenti per gli operatori.
A giugno, al Circeo, verranno realizzati dei laboratori a cielo aperto nell'ambito del progetto Bargain (patrocinato anche dal Comune di San Felice), realizzato da Ispra, Università di Tor Vergata ed Enea con il contributo della Regione Lazio.