Le linee guida di Inail e istituto superiore di sanità per la riapertura di palestre, centri sportivi e piscine sono state rese note nelle scorse ore dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Le regole definitive arriveranno dopo il confronto della conferenza Stato-Regioni, ma non dovrebbero discostarsi molto da quelle indicate nel documento tecnico-scientifico. Il dubbio maggiore rimane quello delle docce: la raccomandazione è quella di andare "gia vestiti" in palestre e piscine, ossia indossando gli abiti di allenamento o il costume, così da evitare di usare gli spogliatoi per troppo tempo.


Due metri di distanza mentre ci si allena
Prima regola prevista dalle linee guida è quella della distanza interpersonale che viene raddoppiata a due metri. La respirazione accelerata durante l'allenamento infatti aumenta le probabilità di diffusione dei droplet, le goccioline di saliva che sono veicolo del contagio. Pertanto mentre si svolge l'attività fisica in palestra la distanza da rispettare sarà di due metri. Come del resto già è previsto per chi fa attività sportiva all'aperto. Per chi si muove tra gli spazi della palestra ma non sta facendo attività fisica la distanza da mantenere resta di un metro. La mascherina non sarà obbligatoria mentre ci si allena, ma andrà portata dietro anche in sala pesi. Nelle aree comuni, dunque quando si arriva in palestra, va indossata. Dovranno invece indossarla istruttori e personal trainer ogniqualvolta non sarà possibile matenere la distanza interpersonale.

Capienza ridotta e limite d'accesso allo spogliatoio
La capienza massima di palestre e centri sportivi dovrà essere ridotta sensibilmente. Meno sportivi e meno istruttori presenti in contemporanea, in modo da garantire le distanze interpersonali. Si dovrà arrivare già vestiti. Le linee guida prevedono infatti che in palestra non ci si potranno cambiare i vestiti, se non per cambi minimi: un paio di scarpe, una maglietta. Tutti i vestiti dovranno essere riposti in contenitori sigillati e si potrà rimanere nello spogliatoio solo per il tempo minimo necessario.


Docce e bagni a ingressi contingentati
Anche le docce e i servizi igienici saranno ad accesso contingentato in palestra: solo poche persone alla volta e sanificazioni continue. Niente phon, asciugacapelli e altri accessori condivisi: chi ne ha bisogno potrà portarselo da casa. La parola d'ordine sarà disinfettare. È obbligatorio farlo con i propri effetti personali prima di entrare negli spazi condivisi. Dalle borracce agli attrezzi, che ovviamente non potranno essere condivisi. Stop anche alla condivisione di telefoni e tablet in palestra: si possono portare, ma ognuno dovrà tenere il suo senza scambiarlo con altri. Le palestre dovranno anche predisporre una raccolta differenziata dedicata ai rifiuti che potenzialmente possono favorire il contagio, dai fazzoletti alle mascherine usate.

Sì alle lezioni di gruppo. I locali andranno aerati di continuo
Nei locali delle palestre dovrà essere sempre garantita una buona aerazione, anche con impianti di filtrazione certificati Hepa in caso di locali chiusi o con alta densità di persone. A ogni cambio di turno i locali dovranno essere sanificati. Le lezioni di gruppo in palestra continueranno a essere possibili, a patto di mantenere la distanza di due metri. Anche in questo caso sarà incoraggiata la prenotazione. Della sanificazione degli ambienti e degli attrezzi si faranno carico i gestori delle palestre. I clienti dovranno invece sanificare i loro oggetti, come bottigliette d'acqua o telefoni e tablet.