Il territorio di San Felice Circeo continua a riservare sorprese, molte delle quali fortuite, facendo riemergere dei tesori rimasti nascosti per secoli. È questo il caso del cannone settecentesco ripescato lo scorso anno dai fondali antistanti dal promontorio o l’acquedotto romano che si snoda sotto il centro storico. Per questo motivo, in considerazione del fatto che servono delle professionalità adeguate per svolgere ricognizioni ed esplorazioni, il Comune di San Felice Circeo ha stipulato una convenzione con l’associazione A.S.S.O. onlus, che sul territorio dal 1996 ha condotto numerose operazioni di archeologia. «Nell’ambito dei rapporti istituzionali tra enti pubblici e volontariato qualificato, - si legge nella convenzione - il Comune intende avvalersi della collaborazione gratuita della ASSO per lo svolgimento di attività di esplorazione, ricerca scientifica e documentazione di aree e giacimenti sommersi in mare e acque interne e di ambienti sotterranei artificiali e naturali». Dal punto di vista economico, si tratta di una convenzione a costo zero per le casse pubbliche, visto che - si precisa all’articolo 5 della convenzione - i tecnici svolgeranno le proprie attività a titolo gratuito.