Tre milioni e mezzo di euro. Questa la cifra che nel 2016 il Comune di San Felice Circeo dovrà spendere nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, recuperandola, come previsto per la Tari, interamente dalle tasche dei contribuenti. Per trecento di loro arriveranno a breve anche degli accertamenti relativi allâimposta non pagata per gli anni 2013 e 2014.
Il 5 luglio il responsabile del settore tecnico contabile ha approvato la lista di carico, con contestuale accertamento delle entrate e lâimpegno finanziario verso la Provincia di Latina per il pagamento dellâimposta sulle funzioni ambientali, la cui aliquota è pari al 5%. Il totale da incassare, ad essere precisi, è di 3.545.723 euro. Una cifra tuttâaltro che irrisoria se rapportata allâestensione di San Felice, sebbene si debba tener conto del flusso turistico durante i mesi estivi, specie ad agosto.
Una delle cause di tali costi probabilmente è da ricercarsi nellâevidente difficoltà che il Comune ha avuto nellâavviare un valido progetto di raccolta differenziata sul territorio. Mentre la vicina Sabaudia ha stabilmente superato il 75% di differenziata e Pontinia il 35%, al Circeo â i dati sono quelli dellâosservatorio provinciale dei rifiuti â nel 2015 la percentuale si attesta attorno al 17%.
L'articolo completo su Latina Oggi, disponibile anche in digitale (8 luglio 2016)