Gli operai dovranno tornare al lavoro nel cimitero di via dell’Acropoli a San Felice Circeo, anche se da poco è stato portato a termine un intervento di risanamento. Già, perché il direttore dei lavori, effettuando un sopralluogo nel cantiere, ha informato gli uffici comunali della presenza di alcune lastre di marmo che potrebbero rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità. Alla luce di questa situazione, il responsabile del settore Lavori pubblici ha immediatamente proceduto con l’affidamento diretto dei lavori - parliamo di circa ottomila euro - in favore della ditta “Coppola Costruzioni sas di Coppola Vincenzo”.
«Il direttore dei lavori - si legge nella determina, la n° 598 - ha fatto rilevare che in corso d’opera, proprio nella stessa zona di lavoro si è riscontrata la necessità di provvedere al risanamento anche di alcuni rivestimenti in lastre di marmo, la cui stabilità precaria non mantiene in sicurezza la zona» dove già sono stati eseguiti i lavori. Le opere - si prosegue nell’atto amministrativo - devono essere immediatamente eseguite «per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità e al fine di evitare ulteriori gravi danni patrimoniali all’ente». Perché ovviamente in caso di un eventuale incidente sarebbe pressoché immediata la richiesta di risarcimento danni.
Dal momento che il Comune non può eseguire i lavori con i propri dipendenti «in quanto non muniti delle attrezzature necessarie» ed essendo «impossibilitati per altri lavori in corso non procrastinabili», la scelta è ricaduta su una ditta esterna. L’affidamento è stato diretto, come si diceva, dal momento che l’importo complessivo dell’intervento è di gran lunga inferiore rispetto al tetto dei 40mila euro previsti dalla legge. A breve dovranno quindi partire i lavori, con una spesa complessiva di poco più di ottomila euro.