Il centro storico deve tornare «a pulsare di vita». Una frase che da almeno quindici anni a questa parte si ripresenta durante ogni campagna elettorale, quella del 2012 compresa. Ma poi puntualmente alle parole non fanno seguito i fatti concreti. La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti, quando durante la settimana - in inverno - si fa fatica a trovare unâattività commerciale aperta e i residenti davvero si contano sulle dita delle mani.
Certo, è vero che nel corso degli anni il borgo medievale ha avuto tante migliorie estetiche (pavimentazione, piano di colore, giardini di Vigna La Corte), ma senza che fossero implementati i servizi. Basti pensare che prima câerano uffici Asl, banca e tante attività che invece poi, complice ovviamente la crisi, hanno deciso di chiudere i battenti o al massimo di aprire da giugno a settembre. Oltre al turismo, dunque, anche un commercio âmordi e fuggiâ. E oggi - parlando di servizi - non restano che la farmacia e lâufficio postale. Ma tutte le attività sono alle prese con i problemi âdi sempreâ. Primo fra tutti quello della viabilità e dei parcheggi.
Giustamente in passato si è deciso di chiudere al traffico il corso principale, visto che è stata realizzata la nuova pavimentazione. E lo stesso - a parte forse delle eccezioni per particolari esigenze, ma tutte da regolamentare - verrà fatto per piazza Dante e piazza Carducci, dove sono in corso i lavori. Ma questa modifica è stata introdotta senza realizzare prima delle nuove aree di sosta, come se la carenza di parcheggi in estate fosse cosa nuova. Con lâovvia conseguenza che, specie a luglio e agosto, il centro storico è sostanzialmente inavvicinabile con lâautomobile. Ora câè sì il progetto per unâarea di sosta in via dellâAcropoli, ma pare essersi arenato.
Altra criticità tuttâaltro che irrilevante è ora quella legata alla viabilità . Con la chiusura al traffico del borgo medievale, infatti, è obbligatorio passare per piazzale San Francesco e via del Faro. Un tratto di sicuro non di facile accessibilità , soprattutto - visto che la carreggiata è stretta e con una curva a gomito per chi sale - per mezzi di trasporto pesanti come camion o pullman.
La somma di tutti questi elementi e delle difficoltà economiche hanno quindi portato a uno spopolamento ormai cronico del centro storico, a cui sicuramente sarà dedicato qualche paragrafo dei programmi elettorali delle prossime amministrative. Con la speranza che stavolta alle parole facciano seguito i fatti. Una perla che di sicuro potrebbe avere di più.