È uno dei siti archeologici più importanti di Europa e per cercare di aggirare gli ostacoli per le visite il Comune di San Felice Circeo, insieme alla Soprintendenza per i Beni archeologici, ha deciso di puntare sulla tecnologia. Dei veri e propri tour virtuali consentiranno quindi di vedere i luoghi in cui nel 1939 fu ritrovato il celebre reperto del cranio di Neanderthal. Fermo restando che si tenterà pure di organizzare, sempre di concerto con la Soprintendenza, delle visite guidate osservando tutte le prescrizioni del caso per non compromettere un ambiente - quello della grotta - piuttosto fragile.
Nella giornata di ieri sono state svolte delle riprese all’interno del sito archeologico e sono state scattate delle fotografie dal team di esperti incaricato di realizzare questa visita virtuale. Secondo il cronoprogramma inserito nel documento unico di programmazione che è stato approvato e pubblicato nelle scorse settimane, il servizio dovrebbe essere disponibile nei primi mesi del 2017.
Ciascuno collegandosi da casa potrà quindi visitare - anche se in modo virtuale - grotta Guattari, dove per pura casualità nella prima metà del secolo scorso è stata fatta una importantissima scoperta archeologica. Il cranio di uomo di Neanderthal di cui tanto si è scritto in letteratura scientifica in quest’ultimo secolo.
Al vaglio c’è anche la soluzione di un altro annoso problema. Cioè la mancanza di una strada d’accesso per l’area archeologica, che è inserita all’interno di una proprietà privata. Nelle scorse settimane è arrivato il parere favorevole all’istanza della società “Neanderthal srl”, che ha chiesto di poter realizzare un percorso pedonale indipendente dall’hotel per raggiungere il sito archeologico.