Entro quel mese l’ente ha previsto la “rivoluzione” del sistema di raccolta dei rifiuti per allinearsi agli altri enti locali e soprattutto alla normativa vigente, secondo le cui linee guida i Comuni avrebbero dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata già anni fa. Ma a San Felice questo non è successo, visto che le percentuali – i dati più aggiornati sono quelli del 2014 – si sono arenate al di sotto del 10%. Il che ha ovviamente comportato costi piuttosto alti per le tasche dei sanfeliciani, considerata la notevole quantità di rifiuti che annualmente sono stati conferiti negli impianti di trattamento e poi in discarica. Nel 2016 le cose dovrebbero cambiare. Ieri il responsabile del Servizio Tecnologico ha provveduto a stilare gli atti per il conferimento dei rifiuti indifferenziati negli impianti autorizzati. Rispetto ai quantitativi previsti negli anni precedenti, che si aggiravano attorno alle 10mila tonnellate annue, è stata ipotizzata una riduzione considerevole. Nel 2016, infatti, il Comune di San Felice Circeo, grazie alla raccolta porta a porta che dovrebbe essere avviata ad aprile – il condizionale è d’obbligo -, conferirà in discarica all’incirca 6mila tonnellate.