Assolta la dottoressa del punto di primo intervento di Cisterna accusata di omicidio colposo per la morte di un 77enne. A ritenere Graziella Chiarucci innocente è stato il giudice del Tribunale di Latina, Nicola Iansiti.
Era il 25 aprile 2010 quando Umberto Piacentini perse la vita. L’anziano si era presentato al punto di primo soccorso di Cisterna riferendo di avere dolori al torace, al braccio sinistro, a una spalla e allo stomaco. La dottoressa Graziella Chiarucci lo aveva visitato, gli aveva prescritto dei farmaci e lo aveva dimesso. La sera il 77enne era tornato al punto di primo soccorso, sostenendo di stare ancora male. La situazione era apparsa subito grave al personale della struttura e il 77enne era stato trasferito a Latina. A quell’ora all’ospedale “Goretti” non era possibile fare un’angioplastica e la dottoressa del pronto soccorso aveva ritenuto che le condizioni del paziente non rendessero possibile una trombolisi. Dopo tre ore il 77enne, vittima di un infarto, morì. I familiari dell’anziano presentarono una denuncia e il sostituto procuratore Cristina Pigozzo aprì un’inchiesta, sfociata nel rinvio a giudizio della dottoressa, che si è sempre difesa sostenendo che tanto l’elettrocardiogramma quanto gli enzimi, oltre che la pressione dell’anziano, non lasciavano presagire nulla che potesse portare a ipotizzare un infarto, che aveva detto al paziente di farsi controllare nuovamente dopo quattro ore e che non vi era così certezza di quando fosse insorto l’infarto. Nella precedente udienza il pm Alessio Sterzi aveva chiesto la condanna del medico a un anno e quattro mesi di reclusione, richiesta supportata ieri dalle parti civili, che hanno anche ipotizzato una contraffazione della cartella clinica. Accuse, però, smontate dai difensori dell’imputata, gli avvocati Luigi Di Mambro e Cristiano Montemagno, convincendo il giudice Iansiti a emettere una sentenza assolutoria.