Don Anselmo Mazzer apre una finestra che si affaccia su uno spazio enorme, è un campo di calcetto: ai bordi estremi ci sono le due porte con le reti. Da domenica quell'area verde non sarà utilizzata come un tempo per una partitella, ma per celebrare una messa, la messa all'aperto.

Dietro a quello che sarà l'altare ci sono degli alberi di ulivo. Un simbolo di pace. Sarà la prima messa con i fedeli dopo molte settimane, sarà una funzione diversa, non celebrata all'interno ma fuori. La chiesa ha la possibilità di scegliere e così Don Anselmo ha pensato di utilizzare il campo di calcetto alle spalle del campanile. «Noi possiamo mettere fino a 700 sedie - spiega - lo spazio è grandissimo per ospitare molti fedeli - aggiunge - dentro invece sarebbe stato difficile perchè saremmo stati costretti a non fare entrare qualcuno, almeno i due terzi, perchè la chiesa sarebbe stata piena e si devono rispettare tutte le norme di contenimento.

E' anche brutto che una persona vada a messa e si senta dire "Mi dispiace non può entrare, deve tornare a casa", conclude Don Anselmo, 72 anni, di origini friulane, da 17 anni a Santa Maria Goretti. Le sedie sono tutte a norma, in parrocchia hanno preso il metro e iniziato a misurare le distanze che saranno rispettate, sia in verticale che in orizzontale. Per migliaia e migliaia di fedeli, domenica sarà una giornata speciale. L'ultima messa era stata celebrata l'otto marzo, prima del Covid 19, prima delle misure che avevano chiuso l'Italia. Prima di questa emergenza che ha rivoluzionato abitudini, pensieri e comportamenti.