Il 10 luglio prossimo, Fabio Trabacchin, difeso dagli avvocati Luca Amedeo Melegari e Fabrizio Mercuri, comparirà davanti alla Corte di assise del Tribunale di Latina presieduta dal giudice Valentini per rispondere dell'omicidio di Elisa Ciotti, sua moglie. La decisione è arrivata ieri mattina al termine dell'udienza preliminare davanti al Gup Molfese.

La difesa dell'imputato aveva chiesto al Gup di rinviare la decisione in attesa di conoscere il parere della Corte Costituzionale su un ricorso presentato a La Spezia, da parte della difesa di un imputato per omicidio che sollevava dubbi di costituzionalità sulle nuove norme che impediscono a soggetti a giudizio per reati che possono prevedere come pena massima l'ergastolo, l'accesso al rito alternativo al dibattimento abbreviato. La decisione è attesa per il 22 settembre prossimo e la difesa aveva chiesto che prima di decidere sulla data del rinvio a giudizio di Trabacchin, si attendesse quel pronunciamento.
L'avvocato di parte civile, Flaviana Coladarci, si è opposta a tale rinvio sostenendo che qualunque sia la decisione in merito a questo dubbio di costituzionalità, non sarebbe applicabile al caso dell'omicidio di cisterna. Il Gup al termine dell'udienza ha deciso di rigettare le richieste della difesa dell'imputato e ha rinviato a giudizio Fabio Trabacchin davanti alla Corte di Assise.

L'autotrasportatore è accusato di aver ucciso, nella notte tra il 9 ed il 10 giugno scorso, la moglie Elisa Ciotti a colpi di martello. L'omicidio si sarebbe consumato al termine dell'ennesimo litigio scoppiato tra i due coniugi che da tempo sembra fossero di fatto separati in casa. Al centro delle ricorrenti discussioni ci sarebbe stato l'affidamento della figlia a fronte di una eventuale separazione con divorzio.