Le indagini senza sosta sul furto del bancomat di due notti fa, hanno permesso alla Polizia di trovare la cassaforte, ormai svuotata dei soldi, abbandonata dai ladri in un campo nella periferia di Latina. Nessuna traccia invece del carroattrezzi utilizzato per il colpo, una circostanza che lascia presagire l'intenzione della banda di poterlo riutilizzare per un altro furto. Intanto i resti dello sportello automatico sradicato da sotto al porticato del Centro Lestrella, sono stati passati al setaccio dagli specialisti della Polizia Scientifica alla ricerca delle tracce di coloro che l'hanno maneggiato.

Il ritrovamento è avvenuto in circostanze singolari, che sembrano rivelare la grande cautela adottata dai banditi per minimizzare il rischio di essere scoperti dopo il colpo. La cassaforte infatti è stata trovata ieri mattina vicino Borgo Santa Maria, abbandonata in un terreno lungo strada Macchia Grande vicino all'imbocco di una stradina sterrata che porta alla pista per motocross. A quanto pare, tuttavia, su quel terreno non c'era niente fino a venerdì sera e se ciò fosse confermato, allora vorrebbe dire che i resti dello sportello automatico sono stati abbandonati in quel luogo ieri notte, a distanza di 24 ore dal furto.

Una ricostruzione, questa, che coincide con le abitudini dei ladri. Visto che dopo avere abbattuto il bancomat e averlo caricato sul carroattrezzi i soliti ignoti sono scappati verso via Lunga, idealmente nella direzione dove ieri è stata trovata la cassaforte, è probabile che la banda sia corsa a nascondere la refurtiva con l'obiettivo di svuotare il caveau in un secondo momento, una volta calmate le acque. Non è del tutto fantasioso, quindi, ipotizzare che lo abbiano fatto ieri notte, armati di fiamma ossidrica.
L'ammontare del bottino non è stato ancora quantificato, perché i responsabili della banca non hanno ancora terminato i conteggi, ma era stato riempito in giornata e poteva contenere una somma compresa tra i 70 e gli 80.000 euro.