Tentato omicidio e lesioni gravi. Sono queste le accuse con cui tre giovani minorenni sono stati portati in carcere dai carabinieri di Pomezia dopo aver accoltellato con cinque fendenti un loro coetaneo a Torvajanica solo per uno sguardo di troppo. In particolare, tutto è accaduto sabato sera in pieno centro a Torvajanica, quando i tre minorenni hanno incontrato un loro conoscente, un giovane 18enne straniero da tempo residente sul litorale pometino. Uno sguardo di troppo e qualche frase provocatoria ha agitato gli animi: a quel punto, i tre ragazzi hanno aggredito il malcapitato con calci e pugni, sotto gli occhi sbigottiti di alcuni passanti. La situazione è poi degenerata ancora, con uno dei tre malviventi che ha afferrato un grosso coltello dalla tasca e ha colpito il 18enne con cinque pugnalate alla schiena.

Solo dopo la feroce aggressione il terzetto è scappato a piedi per le vie limitrofe lasciando il malcapitato per strada in un bagno di sangue. Un passante ha fortunatamente chiamato il 112 e sono subito intervenute una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Torvajanica - coordinata dal capitano Luca Ciravegna, comanda te della Compagnia di Pomezia - e un'ambulanza che ha trasportato il ferito all'ospedale Sant'Eugenio di Roma. È quei che il ragazzo si trova ricoverato, fortunatamente non in pericolo di vita. Nel frattempo, i militari sono riusciti a rintracciare i tre minorenni responsabili dell'aggressione alle prime luci dell'alba di ieri.

Uno di loro si era rifugiato a casa di una zia, sul territorio di Ardea, dove è stato trovato ancora con le mani e i vestiti insanguinati e ha consegnato spontaneamente il coltello, ancora insanguinato, usato contro la vittima. I suoi complici, invece, sono stati trovati nelle rispettive abitazioni a Torvajanica. Tutti, quindi, sono stati tutti sottoposti a fermo di indiziato di delitto con l'accusa di tentato omicidio in concorso e lesioni gravi e sono stati accompagnati in un istituto penitenziario minorile di Roma.