Arrivano i risvolti politici dopo la veemente discussione di questa mattina in Comune a Nettuno, con tanto di intervento della polizia e della Digos. Poco fa, infatti, il sindaco Alessandro Coppola ha annunciato il ritiro delle deleghe a tutti gli assessori e l'avvio di una verifica di maggioranza.
«Questa mattina ho deciso di interrompere la riunione tra segretari e capigruppo di maggioranza - ha affermato Coppola -. I toni accessi, tipici del dibattito politico, hanno superato il limite accettabile. Un aspro confronto su temi che toccano il lavoro e l'equilibrio economico di famiglie che rischiano di restare senza stipendio ha coinvolto oltre modo la fascia emotiva degli esponenti di questa coalizione, sfociando in una accesa discussione. Quanto successo questa mattina non può comunque essere accettato. Episodi come questo non sono degni di rappresentanti delle istituzioni e non rispondono ai valori etici e morali che costituiscono la mia persona e il mio modo di vedere la politica. In relazione a quanto accaduto - ha concluso il sindaco -, ho deciso di ritirare le deleghe assessorili e avviare una verifica di maggioranza e nei prossimi giorni ho intenzione di incontrare le forze politiche».
Poco prima di pranzo, all'interno del palazzo comunale di Nettuno, sono stati vissuti dei momenti di tensione, con tanto di arrivo della polizia insieme alla divisione speciale della Digos.
Nello specifico, con una dinamica che è al vaglio delle forze dell'ordine, durante un confronto all'interno della maggioranza - e alla presenza dei capigruppo e di alcuni consiglieri, forse anche di qualche assessore - sembrerebbe che un consigliere del centrodestra abbia iniziato a discutere con un esponente politico di un altro partito di maggioranza.
Una lite che sarebbe durata per diversi minuti, con tanto di urla che non è escluso possano essere state anche di altre persone. Al momento, però, tutto è da ricostruire: sta di fatto che qualcuno, all'esterno delle "stanze dei bottoni", ha ascoltato il tutto e ha deciso di chiamare il 112.
Subito dopo, quindi, una Volante del commissariato ha raggiunto la zona e, data la delicatezza della situazione, sono arrivate in supporto altre due pattuglie.
Chiaramente, gli agenti hanno effettuato gli accertamenti di rito, anche se pare che la situazione sia subito tornata fra i ranghi della normalità. I venti di crisi che aleggiano in maggioranza,, però, con tanto di comunicati stampa e diatribe riguardanti il settore dell'Ambiente e dei rifiuti (si parla di 16 prossimi licenziamenti dovuti all'avvio del nuovo bando di gara approvato dall'allora Giunta a 5 Stelle), ha portato i poliziotti a coinvolgere i colleghi della Digos della Questura di Roma, che ora approfondiranno la situazione, probabilmente ascoltando anche il sindaco.
E proprio Coppola potrebbe pensare a un gesto "forte" per provare a placare questo clima di tensione. Non resta che attendere.
Sull'accaduto, intanto, sono intervenuti i consiglieri di "Nettuno Progetto Comune", Daniele Mancini e Simona Sanetti, che hanno chiesto le dimissioni del sindaco. I due esponenti in Consiglio del MoVimento 5 Stelle, Mauro Rizzo e Luigi Carandente, sono stati quasi sulla stessa lunghezza d'onda: «Purtroppo questo è il prezzo che si paga a voler vincere a tutti i costi. Vincere non per governare, ma solo per occupare poltrone. Sindaco prenda in mano la situazione, oppure l'alternativa ben più dignitosa sa quale è».
Si registra anche la nota del segretario del Pd del Lazio, Bruno Astorre: «Voglio esprimere la più sincera solidarietà agli agenti del commissariato di Anzio che sono dovuti intervenire per mettere fine a un episodio che ha avuto come protagonisti i segretari dei partiti di centrodestra e i capigruppo della maggioranza che sostengono il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola - ha affermato -. Liti furibonde con l'aggravante che tutto è avvenuto all'interno del palazzo del Comune, la casa di tutti i cittadini che dovrebbe essere un luogo sacro e che invece ha dovuto assistere anche a una scena senza precedenti, con ben tre Volanti di polizia che sono dovute intervenire per fermare il caos che si è scatenato all'interno della riunione di centrodestra. Un episodio che conferma lo stato di crisi di un'amministrazione che celebra un anno dalla vittoria dando uno spettacolo indegno».
di: Francesco Marzoli