Nel nascondiglio scoperto dalla Polizia nelle campagne alle porte di Latina non c'erano solo i resti del bancomat sradicato nel quartiere Q4 venerdì notte. Gli investigatori hanno trovato infatti il carroattrezzi rubato quella stessa notte e utilizzato dai banditi non solo per demolire lo sportello automatico, ma anche per caricare la refurtiva e portarla via in fretta. L'autocarro ovviamente è stato passato al setaccio dagli specialisti della scientifica alla ricerca di tracce utili all'identificazione dei ladri, prima di essere restituito ai legittimi proprietari, un'officina del centro città.
Del caso si stanno occupando gli investigatori della Squadra Mobile diretti dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo, che in questi giorni hanno raccolto il testimone ceduto dai poliziotti della Squadra Volante impegnati nelle prime ricerche con il coordinamento del commissario Giovanni Scifoni. Quella notte i ladri erano riusciti a farla franca per una manciata di minuti, complice l'inerzia dei tanti residenti che erano affacciati e magari hanno pure ripreso la scena con la fotocamera degli smartphone, ma non si sono affrettati ad allertare la centrale operativa del 113 come qualcuno, indignato, ha provato a dire in questi giorni. Basti pensare che la avvisaglia che stesse succedendo qualcosa, è arrivata con l'allarme della vicina tabaccheria, scattato comunque con un certo ritardo rispetto ai movimenti dei banditi. La prima telefonata di un cittadino, è arrivata a distanza di quattro minuti dall'entrata in scena degli scassinatori.
Fatto sta che, secondo un copione già visto in passato quando questo tipo di furti erano piuttosto frequenti, utilizzando a mo' di ariere il carroattrezzi rubato poco prima da un'officina del centro, i banditi hanno demolito lo sportello automatico, poi lo hanno trascinato nel piazzale antistante al centro Lestrella e lo hanno caricato. Quindi hanno imboccato via Jommelli, proseguendo probabilmente per via Lunga.
Le indagini senza sosta sul furto del bancomat di due notti fa, hanno permesso alla Polizia di trovare la cassaforte, ormai svuotata dei soldi, abbandonata dai ladri in un campo nella periferia di Latina. Nessuna traccia invece del carroattrezzi utilizzato per il colpo, una circostanza che lascia presagire l'intenzione della banda di poterlo riutilizzare per un altro furto. Intanto i resti dello sportello automatico sradicato da sotto al porticato del Centro Lestrella, sono stati passati al setaccio dagli specialisti della Polizia Scientifica alla ricerca delle tracce di coloro che l'hanno maneggiato.
Il ritrovamento è avvenuto in circostanze singolari, che sembrano rivelare la grande cautela adottata dai banditi per minimizzare il rischio di essere scoperti dopo il colpo. La cassaforte infatti è stata trovata ieri mattina vicino Borgo Santa Maria, abbandonata in un terreno lungo strada Macchia Grande vicino all'imbocco di una stradina sterrata che porta alla pista per motocross. A quanto pare, tuttavia, su quel terreno non c'era niente fino a venerdì sera e se ciò fosse confermato, allora vorrebbe dire che i resti dello sportello automatico sono stati abbandonati in quel luogo ieri notte, a distanza di 24 ore dal furto.
Una ricostruzione, questa, che coincide con le abitudini dei ladri. Visto che dopo avere abbattuto il bancomat e averlo caricato sul carroattrezzi i soliti ignoti sono scappati verso via Lunga, idealmente nella direzione dove ieri è stata trovata la cassaforte, è probabile che la banda sia corsa a nascondere la refurtiva con l'obiettivo di svuotare il caveau in un secondo momento, una volta calmate le acque. Non è del tutto fantasioso, quindi, ipotizzare che lo abbiano fatto ieri notte, armati di fiamma ossidrica.
L'ammontare del bottino non è stato ancora quantificato, perché i responsabili della banca non hanno ancora terminato i conteggi, ma era stato riempito in giornata e poteva contenere una somma compresa tra i 70 e gli 80.000 euro.