L'ondata di maltempo di ieri mattina ha colto tutti impreparati tra gli operatori del lido e la corsa ai ripari ha contenuto in minima parte i danni. Soprattutto perché ormai erano tutti pronti per l'avvio di una stagione balneare già tentennante a causa dell'emergenza Coronavirus, sempre dietro l'angolo nonostante il calo dei contagi.

Le previsioni meteorologiche prevedevano maltempo, ma nessuno si aspettava una bufera con la violenza di ieri mattina. Oltre alla mareggiata, sul litorale di Latina si è abbattuto anche un vento fortissimo, una tromba d'aria che ha "sparecchiato" stabilimenti e chioschi già pronti per accogliere i primi clienti.

I danni maggiori sono stati causati dall'azione violenta del mare, che ha letteralmente divorato interi tratti di spiaggia, specie a sud di Foce Verde, specie dove inizia a scemare l'azione dei "pennelli" di contenimento dell'erosione, fino a Capoportiere. Come all'altezza di via Egadi, ovvero il punto dove l'azione del mare è comunemente più incisiva e dove l'attuale sistema di gestione dell'erosione, quello che consente di allungare la spiaggia a Foce Verde accumulando sabbia, prevede interventi di manutenzione ordinari per il ripascimento. E in assenza dei lavori previsti da tempo, in quella zona la battigia era già corta di suo: la mareggiata di ieri non ha fatto altro che peggiorare la situazione, costringendo i gestori delle strutture a correre ai ripari appunto per evitare danni peggiori.
Avanzando il mare ha sommerso le zone dov'erano già stati piazzati gli ombrelloni e in un caso, nel tratto a cavallo tra gli ultimi due "pennelli", la violenza delle onde ha finito per "divorare" le prime file di ombrelloni, alcuni dei quali sono stati tirati via dal mare.

Ripascimento in ritardo o assente. E' scontro politico sulle responsabilità
«Quando accaduto era prevedibile» afferma il portavoce comunale di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco, sottolineando che l'opposizione aveva da tempo detto all'amministrazione che bisognava fare di più contro l'erosione. Nel mirino, in particolare, l'assessore Lessio. «Dove sono stati in questi quattro anni in cui abbiamo sollecitato, a più riprese, un piano di contrasto all'erosione, serio e, soprattutto, strutturale?» chiede FdI. Per la maggioranza ci mette la faccia la delegata di Coletta alla Marina, Maria Grazia Ciolfi. che però non è assessore. «Anche la duna maggiormente erosa dall'avanzare violento dell'acqua ha subìto importanti danni. Come consigliera con mandato del sindaco per la marina, posso assicurare che l'amministrazione sarà presente anche in questa nuova emergenza: il sindaco sta predisponendo un sopralluogo; i servizi si stanno già attivando per risolvere i problemi che si sono venuti a creare e supportare gli operatori per il ripristino delle condizioni dell'arenile. Come amministrazione non faremo mancare il nostro aiuto».

Dalla Lega, invece, arriva un attacco alla Regione Lazio di Nicola Zingaretti: «Le spiagge del litorale del Lazio non esistono più, e questo per colpa delle mancanze della Regione sulle opere di ripascimento» è la tesi del capogruppo regionale Angelo Tripodi.

Nel pomeriggio di ieri, poi, il sindaco Damiano Coletta e una rappresentanza di consiglieri comunali hanno incontrato gli operatori balneari per fare il punto della situazione. Molte le domande, dal ripascimento alla necessità di capire bene come organizzare le spiagge libere e gli ingressi dei bagnanti. Il primo cittadino s'è impegnato a dare prima possibile delle risposteconcrete.