In questi giorni è in fase di completamento il primo stralcio di un grande investimento realizzato presso il porto di Gaeta che probabilmente avrà destato l'interesse e la curiosità di tanti.
Si tratta di un progetto molto ambizioso: la costruzione di una piattaforma rotante atta ad ospitare cavi energia destinati a progetti di ampio respiro internazionale.  L'azienda, che ha realizzato il progetto si chiama Futura, è di Pozzuoli ed è specializzata nell'esecuzione di lavori di carpenteria metallica, componenti meccaniche e nel fornire servizi specializzati per il trasporto, la movimentazione e la posa di cavi, inclusi anche allestimenti navali.

La stessa, in partnership con i più grandi player mondiali nel settore dei cavi (terrestri e sottomarini), tra cui principalmente la Prysmian Group, prende parte ad importanti commesse nazionali ed internazionali che la vedono specializzata nelle operazioni marittime. L'investimento realizzato da Futura risponde ad una visione di sviluppo commerciale del porto di Gaeta che si muoverà sui binari della sostenibilità. In tale ambito durante le prossime settimane la nave ULISSE (che è una delle unità posacavi Prysmian) approderà a Gaeta con un cavo che sarà caricato all'interno della piattaforma rotante e sarà poi ripreso per essere installato presso lo stesso mar Tirreno.

Lo stesso cavo è stato prodotto da Prysmian per Terna SpA, nell'ambito di una serie di progetti di interesse comune previsti dalla Commissione Europea. SACOI 3 (questo è il nome del cavo) nasce dall'esigenza di potenziare e ammodernare, rendendolo più stabile e affidabile, il collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e penisola italiana migliorando così la qualità del servizio, facilitando l'integrazione delle rinnovabili e favorendo la riduzione dei costi dell'energia. La piattaforma rotante ha una portata considerevole, dunque è in grado di ospitare i cavi energia Alta Tensione anche per altri progetti dell'immediato futuro che porteranno di conseguenza un riavvio di attività marittime commerciali di grande interesse sociale ed economico. Aver posizionato la piattaforma proprio nelle strette vicinanze della Banchina di Riva, a quanto si apprende, ha significato la riduzione al minimo dell'impatto ambientale, dato che la movimentazione di navi, di mezzi e strumenti di lavori assolutamente silenziosi, non è invasiva nei confronti del resto dell'area portuale.