L'imprenditore Domenico Capitani finisce ancora una volta nel mirino della magistratura. Una storia che risalirebbe ai tempi della sua presidenza alla Torres, storica squadra di calcio di Sassari. Insieme a lui, sono indagati dalla Procura della Repubblica, il suo braccio destro, Manolo Patalano e il factotum Gianni Sanavia (ex calciatore e dirigente della Pro Cisterna e al tempo amministratore della Torres) per aver emesso - secondo gli inquirenti - decine di fatture tra il 2014 e il 2016 col fine di truccare il bilancio della formazione rossoblu in modo tale da renderlo appetitoso a chi in quel momento stava rilevando la società sarda, cioè l'imprenditore siciliano Daniele Piraino. Capitani aveva acquistato la squadra nel 2013, per poi cederla tre anni dopo proprio a Piraino.
E secondo quanto raccolto dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, coordinata dal procuratore capo Gianni Caria, i tre indagati avrebbero commesso a vario titolo alcune operazioni illecite, a fronte di operazioni inesistenti inserendo nel bilancio della società rossoblù due grossi crediti nei confronti di Comune e Regione. Crediti in realtà che la compagine sarda non avrebbe mai potuto riscuotere: uno di 350mila euro con la Regione e l'altro di poco più di 146mila euro con il Comune. Nel primo caso l'accordo tra squadra e Regione è venuto meno (come da contratto), quando i rossoblu sono stato retrocessi dai professionisti ai dilettanti dopo lo scandalo calcio scommesse, e nonostante a Sassari, sponda Torres, sapessero di tale situazione hanno lo stesso emesso fattura, così come nel caso dei 146.674,00 euro richiesti al Comune isolano, cifra messa a bilancio come rimborso per la spesa dell'impianto di videosorveglianza dello stadio.
Il sospetto degli inquirenti - come riporta anche la Nuova Sardegna - è che quella fattura non fosse in realtà mai stata pagata da chi gestiva i conti della società e nel bilancio non esisteva infatti una voce uguale e contraria. Così nelle scorse ore la guardia di finanza ha notificato ai tre indagati l'avviso di chiusura delle indagini da parte della Procura. A breve verrà fissata l'udienza in cui si verrà stabilito se i tre verrano rinviati a giudizio oppure il tutto verrà archiviato.