Il quartiere ex 167 di Aprilia riacquista un altro tassello di legalità, con l'assegnazione delle case popolari "liberate" dalle occupazioni. Questa mattina in via Londra si è svolta la cerimonia di consegna delle chiavi agli 8 assegnatari degli alloggi Ater liberati a fine 2019 grazie a un'operazione congiunta interforze, un'operazione che ha portato alla luce tutta una serie di illegalità perpetrati in parte dei palazzi. E così gli alloggi ai civici 2 e 4 sono stati consegnati ai legittimi assegnatari.
Alla cerimonia hanno partecipato il commissario straordinario dell'Ater Latina Marco Fioravante, il sindaco di Aprilia Antonio Terra, l'assessore regionale all'Urbanistica e alle Politiche Abitative Massimiliano Valeriani e il questore di Latina Michele Maria Spina, che hanno personalmente consegnato le chiavi agli assegnatari. Presenti alla giornata, nelle veste di auditori, anche i consiglieri regionali del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna, l'assessore comunale ai Lavori Pubblici Luana Caporaso e il consigliere comunale e componente dell'Osservatorio cittadino sulla legalità, Davide Zingaretti. "E' importante che le persone sappiano - spiega l'assessore regionale Valeriani - che c'è un presidio delle istituzioni, che i diritti di chi si mette in fila, di chi ha requisiti, di chi attende la casa popolare, vengano difesi e tutelati. Non ci possiamo accettare le prevaricazioni e le prepotenze di chi pensa di scavalcare chi è in fila davanti: ci dà fastidio ovunque ma ancora di più davanti al tema dell'emergenza abitativa. Le regole vanno rispettate, vogliamo esportare questo modello anche in altre province del Lazio".
Particolarmente significative le parole del Questore. "Aver liberato delle case occupate e restituirle ai legittimi proprietari è un segno di riaffermazione della legalità. Nel 2016 - afferma Spina - il questore De Matteis sottoscrisse protocollo con l'Ater, impegnandosi a intervenire ogni volta che vi fossero situazioni di illegalità acclarata, perciò mi impegno oggi a mantenere attivo e vivo questo protocollo con l'ausilio di tutte le forze di polizia, perché noi lavoriamo tutti dalla stessa parte, contro le situazioni di illegalità. Nella mia precedente esperienza, ho visto quartieri come questo fagocitati dalla malavita, occupati militarmente dai delinquenti, proprio attraverso un primo passo: occupazione delle case. Perché è proprio così si afferma il controllo del territorio, immettendosi nei palazzi, controllando gli abitanti dei palazzi, controllando interi quartieri. Un fenomeno odioso che va contrastato con tutte le forze".