Si è tenuta ieri l'udienza riguardante Eduardo Di Caprio, il trentaseienne il 25 gennaio dell'anno scorso investì mortalmente a Scauri Cristiano Campanale, ventisettenne di Minturno. Il Gup del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera ha fissato le date delle prossime udienze, che si svolgeranno nel mese di settembre e l'ultima, giorno della probabile sentenza, il primo ottobre. Le altre sono previste per i giorni 10, 17, 24 settembre.

L'udienza, durata poco più di mezzora, si è svolta in videconferenza. Un processo che, se non ci fosse stata l'emergenza covid, oggi sarebbe già giunto al termine, ma che nel frattempo ha fatto registrare diverse novità. Intanto il Giudice per le Udienze preliminari ha ammesso la richiesta di costituzione delle parti civili. Attraverso gli avvocati Roberto Palermo, Attilio Di Nardo e Vincenzo Ponti, avevano richiesto la costituzione di parte civile i familiari di Cristiano Campanale; stessa richiesta era stata avanzata dagli zii di Cristiano Campanale, attraverso gli avvocati Francesco Ferraro e Piergiorgio Di Giuseppe.

Nel processo è stata citata anche la compagnia Cattolica, con la quale era assicurata l'auto dell'investitore, la quale non si è costituita. Come è noto si procederà con rito abbreviato, chiesto dai difensori dell'indagato dopo che il Gip del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, aveva disposto il giudizio immediato per Di Caprio (attualmente in carcere a Cassino), fissando l'udienza per il cinque novembre scorso.

Una data poi saltata dopo la decisione di procedere con l'abbreviato. La decisione del Giudice per le indagini preliminari scaturiva evidentemente da una serie di elementi (tra cui anche le immagini della videosorveglianza del negozio dello stesso Di Caprio, appena installate e che ripresero gli ultimi momenti dell'episodio) che confermavano le responsabilità dell'autore dell'investimento mortale, il quale, nelle sue dichiarazioni ai magistrati ha affermato che il suo gesto era solo per cercare di intimorire il Campanale. Una giustificazione che non ha convinto il magistrato che aveva disposto il giudizio immediato, tanto da evitare anche l'udienza preliminare.

Quindi i legali di Eduardo Di Caprio hanno optato per l'abbreviato, che comunque porterà alla riduzione di un terzo della eventuale pena inflitta. Il Di Caprio, arrestato subito dopo l'incidente, è rinchiuso nel carcere della città martire ciociara da diciassette mesi e ad ottobre conoscerà il suo destino. Una sentenza molto attesa, soprattutto dalla famiglia Campanale, devastata dalla tragica scomparsa di Cristiano. Una scomparsa che commosse una intera comunità, che si fermò completamente nel giorno in cui si svolsero le esequie funebri.