L'immagine assomiglia ad una foto in bianco e nero degli anni cinquanta: ingiallita e leggermente stropicciata. E' una di quelle foto che si ritrovano in fondo a qualche cassetto. Anche se stavolta siamo nell'era delle stampanti a tre dimensioni e delle immagini istantanee, c'è poco romanticismo nelle scelte obbligate di diversi professionisti. Gli avvocati che chiudono lo studio legale e decidono di portare il lavoro a casa e dedicare nel proprio living uno spazio per il lavoro, dove si ricevono i clienti, dove si gestiscono i fascicoli come accadeva negli anni cinquanta, stavolta è una immagine crudele per molti avvocati del Foro di Latina che a causa della crisi del Covid e della mancanza di entrate, hanno pensato di eliminare una spesa cospicua del budget, relativa allo studio legale che ha un capitolo rilevante nei conti di fine mese. Affitto, spese di gestione e manutenzione. Così è tosta. E allora addio senza se e senza ma.


Alla luce di quello che sta accadendo, anche se la riapertura è ad un passo ma il vero nervo scoperto del sistema è quello delle cause civili, a cui potenziali clienti rinunciano per ovvi motivi economici, diverse toghe pontine stanno cercando una soluzione concreta per non restare definitivamente a piedi.
C'è un'altra immagine emblematica di qualche giorno fa quando proprio un avvocato del Foro di Latina che era in fila all'ufficio esecuzioni mobiliari, spiegava che doveva depositare un atto perchè il cliente lo avrebbe pagato e quei soldi (200 euro) gli servivano come il pane.
Il Covid 19 ha portato alla luce in maniera inaspettata il disagio di una parte della categoria degli avvocati che sembrava parzialmente al riparo dagli effetti della crisi economica.

Ma c'è di più, alcuni hanno pensato anche di lasciare la professione e abbandonarla, cancellandosi in questo modo dall'Albo, risparmiando dei soldi e cambiando lavoro. La fascia che è più in difficoltà è quella degli avvocati civilisti e dei giovani. Più di qualcuno grazie all'esperienza accumulata in questi anni, ha pensato di intraprendere una strada completamente diversa e puntare tutto sui concorsi pubblici.
La scelta di lasciare la professione di avvocato, nonostante il superamento di un esame comunque difficile, è stata intrapresa qualche tempo fa da diversi ex avvocati del Foro che hanno deciso di lasciare e voltare pagina.