Non c'è fine al braccio di ferro tra gestori dei pub e residenti del quartiere della movida, con questi ultimi che tornano a protestare per la piega che la zona sta prendendo dopo le ultime decisioni del Comune. Eppure proprio grazie alla presa di coscienza degli esercenti che si sono avvicendati in questi anni, la situazione tra via Cesare Battisti, via Neghelli e via lago Ascianghi è nettamente migliorata nel corso degli anni, specie da quando viene garantita la vigilanza privata.

Prima di tutto il Comitato Latina Migliore-Rione zero (già comitato spontaneo dei residenti zona pub) denuncia il rischio sanitario per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, soprattutto nel fine settimana quando il quartiere è affollato di giovani. Mostrando i fermi immagine delle telecamere di videosorveglianza, i residenti sottolineano come, sebbene siano all'aperto, i frequentatori dei pub si accalcano mantenendo alto il rischio contagio, con l'emergenza Covid che ancora lascia intravedere potenziali rischi futuri.

C'è poi il problema dei posti auto e non solo nelle sere del fine settimana che prevedono l'attivazione della zona a traffico limitato, ma anche per la possibilità dei gestori di estendere l'attività su strada, togliendo posteggi ai residenti. Per chi vive in quella zona sono stati riservati alcuni posti nel parcheggio di via Neghelli, ma il comitato lamenta che non siano sufficienti per tutti e la segnaletica non è ancora stata ultimata.

«Vi abbiamo chiesto più volte di aiutarci e continuiamo a farlo, perché vivere così è diventata una sofferenza per tutti - scrive il presidente del Comitato al Comune - e, se permettete, riteniamo che la nostra salute, la nostra sicurezza, il valore delle nostre case e quant'altro meritino una tutela maggiore. Gli incontri congiunti per condividere scelte e decisioni non ci sono mai stati e quelli che ci sono stati hanno avuto uno sviluppo unilaterale a favore delle attività dei pub. Certo ci sono i ricorsi al Tar, che faremo e le denunce che abbiamo già fatto, ma non capisco perché oltre ad aver svalutato completamente il valore delle nostre case ci costringente a spendere ancora e ancora per non fare ciò che sarebbe semplicissimo: controllare il rispetto delle regole che sono poste a tutela delle persone e che costituiscono i pilastri di ogni democrazia».