Nel giro di poche ore è stato arrestato e questa mattina sarà processato in Tribunale per direttissima. E' finito in manette il cittadino di origine romena classe 1976, che si è reso protagonista di una folle aggressione nei confronti di due ragazzine di 14 anni che stavano passeggiando sulla pista ciclabile di via del Lido a Latina, a metà strada tra il rondò di via Nascosa e quello della Litoranea.
L'uomo sabato pomeriggio, poco prima delle 16,30, è stato fermato dagli agenti della Squadra Volante, impegnati nei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore Michele Spina e non ha avuto scampo. Gli investigatori per riuscire a bloccarlo hanno anche utilizzato uno spray urticante per contrastare la sua opposizione. Una volta che è stato condotto in Questura per tutti gli accertamenti e sulla scorta anche dei riscontri che sono emersi e delle testimonianze raccolte, il pubblico ministero di turno ha disposto l'arresto.
Alla fine l'uomo deve rispondere dell' accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e questa mattina sarà giudicato in Tribunale.
Le due ragazzine molto spaventate per quanto accaduto, hanno vissuto momenti di autentico terrore quando si sono imbattute nell'uomo che si trovava sulla pista ciclabile, sotto una pensilina a poca distanza da una panchina e da una fontanella dove si erano fermate proprio le due teenagers.
Secondo quanto ipotizzato, il cittadino straniero, forse in preda all'alcol, si è avvicinato alle due vittime e con una mossa fulminea le ha afferrate per un braccio e poi le ha scaraventate a terra. E' stata una condotta tanto improvvisa quanto violenta che le due ragazzine non si aspettavano.
L'immediato intervento di una persona ha evitato e il peggio e subito è scattato l'allarme alla sala operativa del 113 che ha inviato la Volante.
Il cittadino straniero quando ha visto gli uomini in divisa ha iniziato a insultarli e sempre secondo la ricostruzione della polizia accusava le due ragazzine di avergli preso lo smartphone, ma in realtà non era così, aveva il telefono regolarmente in tasca. Oggi il processo