Erano dispersi in mare a  40 miglia a largo delle isole Pontine. Quattro persone su una barca in avaria. Ma poi dopo l'allarme lanciato dai familiari sono stati rintracciati e tratti in salvo. Ora la lettera per ringraziare tutte quelle persone che si sono mobilitate per riportarli a terra. Leggiamo e pubblichiamo la lettera con i ringraziamenti. 

"È con un grazie grande come il mare in cui eravamo dispersi, che voglio iniziare questa mia mail di ringraziamento alla Guardia Costiera di Ponza, al Sig. Matteo alla Sig.ra Francesca (spero di ricordare bene il nome) a tutto il Personale al lavoro la domenica del 28/06/2020 giorno in cui si sono adoperati senza tregua al nostro ritrovamento, condividendo il dramma, che poteva risultare fatale, dapprima con mio Fratello Patrizio e mia Cognata Barbara presenti lì in quegli uffici a lanciare l'allarme e dopo tante ore con Me e mio Marito Pino, Vivi e presenti lì in quegli stessi uffici, a condividere insieme quelle ore di angoscia, sconforto e paura nella compilazione del Verbale.

Un grazie grande come il mare in cui eravamo dispersi, al Comandante e l'equipaggio della Charliè Papa 2090 che ci hanno raggiunto e recuperato rassicurandoci, confortandoci e dandoci tutta l'assistenza e ancor di più, di cui avevamo bisogno. Un grazie all'elicottero dei Vigili del Fuoco che disegnava i cerchi sopra le nostre teste e che ci ha fatto piangere tutti dalla gioia. Senza tutte queste Grandi Persone non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere a Me e alla mia Famiglia e mi scuso per tutti i Grazie non detti a tutti gli altri che hanno lavorato per il nostro ritrovamento. Con immensa stima,

Michela Pietrucci"

Ieri sera, la Guardia Costiera di Ponza, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Civitavecchia, Comando regionale del Lazio, ha tratto in salvo quattro persone a bordo di una unità da diporto, disperse a 40 miglia a largo delle isole Pontine. La sala operativa di Ponza riceveva infatti, alle 12 circa, segnalazione da parte dei familiari dei malcapitati del mancato arrivo dell'unità da diporto, che sarebbe dovuta giungere nel porto di Anzio tre ore prima.

Veniva disposto così l'immediato intervento della Motovedetta CP 2090 dell'Ufficio circondariale marittimo di Ponza e chiesta, contestualmente, la collaborazione di un elicottero dei Vigili del Fuoco per la ricerca del natante disperso, nonché l'intervento di un mezzo aereo del Corpo, il Manta 10-02, per rafforzare il pattugliamento del tratto di mare interessato.

Il conduttore dell'unità, in navigazione da Ponza, a causa di un errore nell'impostazione della rotta, trovandosi in mare aperto senza alcun punto di riferimento e lontano dai ripetitori telefonici, non poteva in alcun modo contattare i soccorsi. Solo successivamente, alle ore 17.00 circa, dopo diverse ore di ricerca, il conduttore dell'unità riusciva ad inviare via sms la propria posizione satellitare. Il velivolo della Guardia Costiera provvedeva così ad intercettare l'unità in mare aperto, alla deriva, ma in buono stato di galleggiabilità, a circa 32 miglia a sud dall'isola di Ventotene.

Alle 23 circa l'unità, assistita dalla motovedetta CP 2090, faceva finalmente rientro in sicurezza sull'isola di Ponza.

di: La Redazione