Il falso collaudo del settore ospiti dello Stadio Domenico Francioni di Latina nell'estate del 2014, era arrivato al telefono direttamente dal Salento, dove uno degli imputati un professionista che doveva dare l'ok si trovava in vacanza. Ieri in Tribunale - davanti al giudice Maria Assunta Fosso- si è svolto un nuovo atto dell'udienza e sono stati ascoltati due testimoni del pubblico ministero che hanno confermato le difformità della struttura che era finita sotto inchiesta perchè non a norma e insicura per ospitare le tifoserie ospiti in vista dell'inizio del nuovo campionato di serie B.

I due periti inoltre hanno confermato quello che avevano accertato i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Latina in merito alla sicurezza dei gradoni in tubi Innocenti della curva sud.
Le due tribune che avevano una capienza complessiva di 1400 posti, erano state sequestrate su provvedimento del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario e su richiesta del pm Valerio De Luca, l'appendice investigativa era stata una parte di Olimpia, una inchiesta più grande coordinata dal pm Giuseppe Miliano che è in fase di udienza preliminare e tra pochi giorni dovrebbe concludersi.
In aula hanno deposto i due periti, il professor Remo Calzona, uno tra gli ingegneri più conosciuti nel panorama nazionale e l'ingegner Alessandro Pinna che hanno riferito di aver eseguito un sopralluogo nell'impianto di piazzale Prampolini e che i gradoni presentavano una curvatura centrale, un fenomeno che in gergo viene definito di plasticità. I due professionisti hanno anche confermato che la struttura era stata sottoposta ad una prova di sforzo e in diversi passaggi dell'esame davanti al giudice, al pm e alle difese, si sono rifatti all'elaborato che avevano consegnato al magistrato. Il Comune di Latina rappresentato dall'avvocato Francesco Cavalcanti è parte civile. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo e Alessandro Farau, Giuseppe Pesce, Angelo Fiore.