E' durato oltre otto ore l'incidente probatorio davanti al giudice Giuseppe Molfese per l'inchiesta relativa al caporalato che aveva portato all'arresto di due coniugi e all'iscrizione sul registro degli indagati di altre tre persone. L'esame davanti al pm Marco Giancristofaro è iniziato ieri a mezzogiorno ed è terminato poco dopo le 19. In aula sono stati ascoltati sette braccianti agricoli, mentre nel corso della prossima tranche deporranno altri dipendenti per cristallizzare una prova da portare al dibattimento. Sull'esito di quello che è emerso viene mantenuto uno stretto riserbo.


Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Nicola Ottaviani e Giuseppe Fevola. Gli indiani hanno ricostruito i fatti. Secondo il pubblico ministero che ha condotto le indagini i braccianti erano sottopagati e vivevano in un clima pesante e di soggezione, mentre secondo il collegio difensivo la situazione non era così ma ben diversa: gli stranieri erano in regola e non sono stati sottopagati e il clima non era di tensione.