Sette anni di reclusione per violenza sessuale, rapina e lesioni. Questa la sentenza pronunciata ieri, a un anno esatto dai fatti, dal Collegio penale del tribunale di Latina presieduto dal giudice Soana, a conclusione del processo a carico di un iracheno 20enne che il 9 luglio del 2019 si rese protagonista insieme a un egiziano di 33 anni, anch'egli richiedente asilo, dell'aggressione ai danni di una donna di Terracina di 45 anni. Il processo, celebrato con rito ordinario, si è concluso dopo un'ultima sfilata di testimoni sia dell'accusa che della difesa, che ha tentato fino all'ultimo di dimostrare l'insussistenza del reato di violenza sessuale. Il pubblico ministero a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto 8 anni e 6 mesi, il Collegio ha stabilito per il giovane, difeso dagli avvocati Maria Antonietta Cestra e Oreste Palmieri, una condanna a 7 anni assolvendolo da un capo di imputazione relativo all'episodio di violenza sessuale avvenuta in automobile, ma considerandolo colpevole per tutti gli altri capi di imputazione.

I fatti, si diceva, risalgono al 9 luglio della scorsa estate. Giusto un anno fa. I due stranieri (il 33enne egiziano è stato condannato a 4 anni con rito abbreviato solo per rapina e lesioni) avvicinarono la vittima e un'amica che erano sedute su una panchina alla Pineta di Terracina. Si proposero di accompagnarle a casa, ma poi l'auto si diresse nei pressi della spiaggia di levante. Qui, stando ai fatti ricostruiti in dibattimento, la 45enne scese dall'auto per bagnarsi i piedi in acqua e venne aggredita dall'uomo che tentò con violenza un approccio sessuale. La donna riuscì a divincolarsi, venne convinta a risalire in auto per essere accompagnata a casa ma all'interno dell'auto sarebbe avvenuta una nuova aggressione, dalla quale si difese con lo spray urticante, venne poi rapinata di borsa e cellulare e gettata in strada dall'auto all'altezza dei cantieri navali, su via Cristoforo Colombo. L'iracheno è stato assolto dall'accusa di abusi sessuali avvenuti in questo frangente, ma la ricostruzione fatta dall'accusa ha retto.