C'è ancora una storia di maltrattamenti in famiglia a caratterizzare questo primo scampolo d'estate sul litorale romano.

In particolare, i carabinieri della Compagnia di Anzio - coordinati dal capitano Giulio Pisani - hanno arrestato a Nettuno un cittadino pakistano classe 1999 resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia.

Il ventunenne, padre di due bambini molto piccoli, è stato colto in flagranza di reato mentre prendeva a calci la compagna.

A chiamare aiuto sono stati i vicini di casa della coppia, insospettiti dalle urla che provenivano dall'appartamento dove vivono gli stranieri: dalla centrale operativa del 112, quindi, è stata subito inviata una pattuglia dei carabinieri nella zona interessata dal problema.

I militari dell'Arma, sentendo le urla ben distinte, hanno subito capito che c'era qualcosa di strano: di conseguenza, senza bussare alla porta o effettuare un blitz dall'ingresso della casa, si sono portati sul retro dell'edificio e sono riusciti a entrare.

Una volta dentro, i carabinieri hanno visto la donna a terra, dolorante e ferita, che veniva presa ripetutamente a calci dal compagno.

A quel punto, i militari sono intervenuti e hanno bloccato l'uomo, accompagnandolo prima in caserma e poi in carcere.

La donna, invece, è stata soccorsa dal personale sanitario e portata al Pronto soccorso degli ospedali "Riuniti" di Anzio e Nettuno, dove le è stata prescritta una prognosi di quindici giorni, salvo complicazioni.

Stando alle prime indagini dei carabinieri, comunque, sembrerebbe che l'aggressione dell'altra sera non fosse la prima: anche se la donna non ha mai denunciato alcunché, le condotte violente del compagno sarebbero state reiterate nel tempo. Di conseguenza, ora gli accertamenti proseguiranno.