Ha risposto alle domande e ha negato le accuse, spiegando di essersi ritrovato in una vicenda più grande di lui e dove si è fidato. Si è svolto ieri mattina per rogatoria in Tribunale a Latina l'interrogatorio di uno degli arrestati dell'operazione Fake credit, condotta dalla Procura di Catania e che era arrivata anche in provincia di Latina. In tutto erano state arrestate 24 persone, tra cui anche alcuni commercialisti del sud della provincia.
Il giudice Pierpaolo Bortone ha interrogato  l'uomo residente a Giulianello, accusato di aver firmato delle dichiarazioni che alla fine lo hanno portato agli arresti domiciliari. Il suo ruolo è quello di prestanome nella vicenda e non è di primissimo piano ma comunque è stato colpito dall'ordinanza restrittiva.
L'indagato, difeso dall'avvocato Cesare Gallinelli, ha spiegato che le firme non sono le sue e che aveva delegato un commercialista. Una versione che è stata supportata dalla consegna anche di alcuni riscontri.
La difesa a margine dell'interrogatorio ha chiesto una misura cautelare meno afflittiva e la possibilità di poter andare a lavorare, una volta che arriverà il parere del pubblico ministero il gip di Catania scioglierà la riserva