Prima l'incidente con l'auto, poi le botte e infine le minacce: notte di terrore in via dei Larici per i residenti della zona. Domenica sera i cittadini del comprensorio hanno vissuto un incubo durato ore, dovendo chiamare a più riprese le forze dell'ordine per denunciare minacce e chiedere protezione. Tutto è accaduto poco prima delle 21.00 quando un ragazzo al volante di una Minicar ha sbandato, finendo contro una Renault Scenic parcheggiata in fondo alla strada. Dal mezzo sono scesi due ragazzi. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia locale per eseguire i rilievi, il 20enne al volante della Minicar (che risulterà prestata da un coetaneo) è stato medicato dai residenti della zona, poi è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso. Nel frattempo sul luogo dell'incidente si è formato un capannello di persone formato da parenti e vicini di casa del proprietario della Scenic e da alcuni amici dei giovani.


Proprio da qui sarebbe nata la scintilla che ha fatto degenerare un normale incidente in una notte di terrore. Uno degli amici, forse nel tentativo di liberare la strada, ha iniziato a spostare dei detriti dell'auto mentre erano in corso i rilievi ed è stato richiamato dal fratello del proprietario della Scenic: «State fermi, che state facendo». Da qui è nata una discussione nel quale si è inserito un uomo di Aprilia di circa 45 anni, da poco arrivato sul posto, che probabilmente per difendere i giovani si è scagliato improvvisamente e senza motivo apparente contro l'uomo. Sono così volate botte e pugni, la polizia locale ha diviso i due e poi ha chiesto l'ausilio dei carabinieri del reparto territoriale. Nel frattempo il 45enne, in stato di trance, ha continuato a minacciare il fratello del proprietario dell'auto lasciando il luogo dell'incidente con una frase sibillina: «Tanto ritorno...».

La pattuglia dei carabinieri arrivata sul posto ha provato a sedare gli animi dei residenti, già provati per una scena allucinante, ma appena le forze dell'ordine sono andate via un gruppo di dieci persone - in gran parte ragazzi - sono tornati minacciando il fratello del proprietario della Renault Scenic e alcuni residenti della zona, colpendo con calci e pugni l'auto incidentata e altri mezzi parcheggiati nelle vicinanze. «Uno di loro aveva qualcosa sotto la maglietta, forse era un'arma»: hanno raccontato terrorizzati i presenti che hanno di nuovo chiamato i carabinieri, arrivati con diverse pattuglie per raccogliere le testimonianze dei presenti. Probabilmente il branco era convinto che il fratello del proprietario della Scenic avesse colpito l'amico, una tesi smentita con forza dall'uomo e dai vicini di casa. A far luce su quanto accaduto - almeno in parte - sarà il verbale della polizia locale che è strato trasmesso ai carabinieri del reparto territoriale che potrebbero avviare un'indagine per risalire ai responsabili di questa notte di violenza e follia.