Una giovane donna piange mentre esce dall'aula del giudice Beatrice Bernabei, lacrime di liberazione. E' una dei familiari della tragedia del cimitero. A più di dieci anni dalla morte dei due operai nel crollo del cimitero di Prossedi è arrivato il verdetto sulle responsabilità penali.

Tre condanne per omicidio colposo e un'assoluzione; dice questo la sentenza emessa dal giudice monocratico in relazione al tragico smottamento dell'aprile 2009 nel cimitero del paese, quando due operai, Lidano Monti che aveva 52 anni e Domenico Cicciarelli, che di anni ne aveva 47, rimasero schiacciati sotto alle macerie di una cappella dell'Ottocento che stavano ristrutturando. Undici anni dopo i fatti è arrivato il verdetto di primo grado, con i parenti delle vittime presenti in aula insieme ai legali che hanno rappresentato la parte civile, ossia gli avvocati Gianfranco Testa, Carlo Macci e Giovanni Reali.

Gli imputati, difesi dall'avvocato Gianni Lauretti, erano quattro e per tutti, nell'udienza dello scorso 9 giugno, il pubblico ministero aveva richiesto 3 anni di reclusione ciascuno. Tutte le pene non sono sospese.