È stato assolto, a fronte di una richiesta di condanna di due anni del pubblico ministero. Lo ha deciso nei giorni scorsi il giudice Fabio Velardi nei confronti di un 47enne,  difeso dall'avvocato Francesca Giuffrida. L'uomo, un incensurato, era stato sottoposto alla misura restrittiva dell'allontanamento dalla casa familiare del padre, sulla scorta di due denunce presentate dal genitore per presunti maltrattamenti.

«Comportamenti violenti e vessatori con cui chiedeva piccole somme di denaro per il rifornimento quotidiano di tabacco, alcool e sostanza stupefacente del tipo cocaina - era riportato nel capo di imputazione - in una occasione la parte offesa era stata minacciata con un forchettone alla gola "ti scanno come una capra" aveva detto l'imputato».

I fatti contestati erano avvenuti vicino Latina, a partire dal novembre del 2018. In un secondo momento il padre dell'imputato aveva rimesso la querela, chiedendo al figlio di ritornare a casa; nel corso di un incidente probatorio la parte offesa ha ritrattato tutto sostenendo che aveva gonfiato le accuse e nei giorni scorsi, a seguito di una nuova denuncia del padre, era stata emesso un nuovo provvedimento restrittivo con l'aggravamento della misura cautelare e l'imputato era finito in carcere.

Nel corso del processo, sono state ascoltate le sorelle del 47enne che hanno spiegato di non aver mai assistito a episodi di violenza e maltrattamenti e che hanno ribadito invece che il padre soffre di problemi psichici e che il fratello e quindi l'imputato si è sempre preso cura del genitore. Nel corso della discussione la difesa ha scardinato le accuse, alla fine la prospettazione è stata pienamente accolta. Il giudice ha disposto la scarcerazione del 47enne. Il prossimo passo è la richiesta di indennizzo per ingiusta detenzione