Era spaventata e sotto choc, alcuni ricordi erano dei flash sfocati che in queste ore gli agenti della Questura stanno cercando di mettere a fuoco. L'hanno trovata lungo il sentiero che costeggia il lago di Fogliano, è un percorso che chi corre o ama le passeggiate in mezzo alla natura conosce bene, quasi a memoria. Era a poco meno di 500 metri dall'ingresso di Fogliano, legata ad un albero di eucaliptus con del nastro isolante nero, a terra, seminuda. E' stata una scena inquietante quella che si è presentata ai i soccorritori e che a 24 ore di distanza resta un mistero fitto. Gli elementi da cui partono gli investigatori sono diversi: una donna di 30 anni residente a Latina che ha riferito di essere stata aggredita e buttata a terra da uno sconosciuto che ha cercato di sfruttare il fattore sorpresa e probabilmente l'ha seguita e poi è scomparso.


La vicenda che presenta diverse zone d'ombra è avvenuta tra le 18 e le 20, in un orario in cui il Fogliano è frequentato da molte persone tra cui chi ad esempio vuole godersi l'atmosfera del tramonto. Giovedì pomeriggio la ragazza è uscita di casa spiegando che sarebbe andata a fare una passeggiata e poco dopo è scattato l'allarme agli amici e ai familiari che hanno chiamato polizia e carabinieri.
In queste ore gli agenti della Squadra Mobile di Latina, diretti dal dirigente Giuseppe Pontecorvo, stanno proseguendo con gli accertamenti per capire bene cosa sia successo e raccogliere i riscontri alla versione offerta dalla vittima che è stata accompagnata in ospedale al Santa Maria Goretti in stato di choc e che poi è stata dimessa.