Non ci sono gli elementi per affrontare il processo. La strada che ha preso il fascicolo è quella dell'archiviazione. Escono di scena Belen Rodriguez, l'ex marito, il ballerino Stefano De Martino e Jorge Sebastian Perez Blanco. La storia è quella dei due fotografi che avevano denunciato di essere stati aggrediti e a cui erano state sottratte dagli imputati delle immagini che ritraevano la showgirl mentre era a bordo di una barca a Palmarola insieme agli altri. I fotografi avevano presentato anche una denuncia per l'aggressione e l'inchiesta era approdata in aula.
A maggio del 2019 era iniziato il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina dopo che la Procura aveva disposto la citazione diretta a giudizio, in un secondo momento - lo scorso gennaio - la pubblica accusa aveva riqualificato il reato contestando la rapina e il giudice aveva disposto l'invio degli atti in via Ezio. Nel frattempo dopo che le parti offese hanno ritirato la querela e alla luce degli ultimi risvolti, a partire da una nuova analisi complessiva dei fatti, (da rapina il reato ipotizzato è stato derubricato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni) alla fine gli inquirenti hanno chiesto l'archiviazione.
Il fascicolo è finito al giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese che dovrà decidere ma sembra chiaro che alla luce della rimessione della querela che la vicenda sia definitivamente finita a otto anni di distanza esatti da quando era stata presentata la denuncia ai carabinieri a seguito di quello che era avvenuto.
La Procura sostiene che Stefano De Martino, Belen Rodriguez e Perez Blanco hanno esercitato un diritto in merito a delle foto intime scattate alla showgirl.
Gli imputati avevano ritenuto l'immagine inadeguata e si erano fatti ridare le macchine fotografiche dai paparazzi, avevano estratto le schede e in un secondo momento - secondo la ricostruzione degli inquirenti - avevamo riconsegnato le macchine. In base al ragionamento della Procura non volevano ottenere un profitto ingiusto e quindi non si può contestare il reato di rapina perchè volevano tutelare un diritto quello che abbraccia anche la sfera della privacy ed evitare in questo modo la diffusione di immagini catturate - secondo gli imputati - in maniera indebita e ritenute inadeguate. L'azione penale si ferma qui.