Ben 134 piante per un totale di quasi ventidue chili di marijuana. È questo il bilancio di un'operazione messa a punto dai carabinieri della Compagnia di Anzio, agli ordini del capitano Giulio Pisani, nella zona di via Cipriani. In particolare due uomini italiani residenti ad Anzio, di 35 e 37 anni, sono stato arrestati per l'ipotesi di reato di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. A mettere a punto il blitz sono stati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile che hanno scoperto come un capannone ubicato a Lavinio risultato nella disponibilità di uno degli arrestati era stato adibito a vera e propria serra per la coltivazione di cannabis indica.

Il blitz è scattato dopo alcuni servizi di osservazione, svolti in abiti civili dai carabinieri: nella struttura che sembrava abbandonata i militari, oltre a rinvenire ben 134 piante di cannabis di circa 40 centimetri ciascuna che, una volta esfoliata, forniva 750 grammi di marijuana - hanno trovato ulteriori 21,750 chili di marijuana già essiccata inserita in sacchi di grandi dimensioni, oltre a svariate attrezzature per coltivare ed irrigare, tra cui una pressa meccanica funzionale per l'esfoliazione delle piante.
Chiaramente, dato l'ingente quantitativo dello stupefacente sequestrato che una volta immesso sul mercato avrebbe reso ben 34.700 dosi, si può senza dubbio ritenere che tale base logistica e operativa rappresentasse uno dei principali canali di rifornimento della sostanza stupefacente da destinare soprattutto ai giovani e giovanissimi che popolano la movida del litorale della nella periferia sud di Roma.

Chiaramente, tutti i complessivi 22,5 chili di marijuana rinvenuta e il relativo materiale, nonché il capannone e l'area antistante, sono stati sequestrati dai carabinieri di Anzio per i successivi accertamenti.
Gli arrestati, con uno di loro che è incensurato, sono stati collocati agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità giudiziaria di Velletri, in attesa dell'udienza di convalida.