Nessun migrante sbarcato in Italia verrà collocato nell'ex Ospedale Regina Elena e neppure in altre strutture sul territorio di Priverno. La smentita, perentoria e ufficiale, arriva dal sindaco Anna Maria Bilancia, allarmata anche lei da alcune voci circolate sui social, qualche giorno dopo l'arrivo di migranti a Latina.

Messa in circolo sul web, l'indiscrezione, per quanto infondata, aveva generato grande preoccupazione, tanto che il primo cittadino ha voluto precisare adoperando tutti i canali social a disposizione: «Come promesso ho verificato la fondatezza della notizia apparsa sui social che informava dell'arrivo in massa di migranti clandestini che sarebbero stati ospitati nell'ex ospedale Regina Elena. E come ero già certa, si tratta di una grande bufala, una di quelle che spesso girano sulle nostre pagine. La Prefettura ha, infatti, smentito categoricamente tale notizia».

Alla smentita il Sindaco fa seguire alcune considerazioni: «Se non fosse che è in gioco la vita di tante persone, italiane e non, e la tranquillità di tutti, compresa quella della nostra Comunità, mi verrebbe da pensare che qualche buontempone si diverta a confezionare notizie e a diffonderle per il piacere di vedere quanto successo esse abbiano tra la gente. Purtroppo, però, pubblicare informazioni importanti, da cui può dipendere la serenità o meno di una Comunità, di cui non si è certi o, peggio, inventate di sana pianta, non solo è reato per procurato allarme, ma è anche un atto immorale che può avere conseguenze nefaste sulla vita di alcuni in particolare e di tutti più in generale».

La nota della Bilancia si chiude con un appello: «Per questo, chiedo di non diffondere notizie false. Se poi qualcuno lo volesse fare, consideri che la verità vince sempre sull'inganno e che di gente disposta ad essere imbeccata ce ne è rimasta davvero poca». Addirittura si era innescata la polemica sull'agibilità o meno dell'ex Ospedale che, ad oggi, ospita ancora dei servizi sanitari primari come centro prelievi, laboratorio analisi, radiologia e dialisi.