Come anticipato nel giorno di Ferragosto dalla versione online del nostro quotidiano, sono stati confermati anche dall'Azienda Sanitaria Locale di Latina i casi di positività emersi dopo i tamponi effettuati ai pazienti e al personale sanitario e amministrativo di villa Diamante, la comunità alloggio per anziani nella quale erano stati scoperti due ospiti positivi nei giorni scorsi, un uomo di 89 anni e una donna di 74, entrambi ricoverati precauzionalmente al Goretti di Latina.

Nella giornata di Ferragosto l'azienda sanitaria aveva reso noti 3 casi riscontrati a Priverno, ma era stato il sindaco dello stesso Comune, Anna Maria Bilancia, a sostenere che si trattava di nuovi positivi collegati alla struttura di via Sicilia a Sezze scalo. Ieri, invece, è arrivata la conferma degli ulteriori cinque casi e si è ulteriormente alzato il livello di sicurezza che i protocolli impongono in questi casi. La struttura è stata messa in quarantena, sebbene gli altri tra pazienti e operatori non siano risultati positivi, ma nei prossimi giorni Comune e Azienda Sanitaria Locale, di concerto, potrebbero optare per scelte diverse. Il bicchiere mezzo pieno è fornito dal fatto che comunque il link sembrerebbe circoscritto e che si è intervenuti con tempestività dopo i primi due campanelli d'allarme.

Guardando il bicchiere mezzo vuoto, invece, non si può non sottolineare come a Sezze, tra la comunità alloggio per anziani ed una famiglia di origini romene (padre, madre e figlio nell'ordine di scoperta del contagio) si sia improvvisamente passati ad una situazione che sta allarmando e non poco la cittadinanza.

Dopo oltre un mese e mezzo nel quale la città sembrava essere diventata "immune" dal Coronavirus e si stava viaggiando spediti verso il Covid-free tanto atteso, in pochi giorni sono arrivati 11 casi di positività (includendo anche i tre attribuiti a Priverno) che lasciano perplessi. Sezze da inizio pandemia arriva a toccare quota 25 positivi in totale, con una prevalenza che supera quota 10 (10,04), con 15 guariti ma con 10 attualmente positivi, uno dei quali seguito a domicilio. Nessuno ne parla apertamente e in città tutti fanno gli scongiuri del caso, anche se i numeri parlano chiaro e se questo trend dovesse continuare o, almeno, non avere un calo repentino, si potrebbe ipotizzare anche uno scenario che diversi mesi fa ha vissuto la città di Fondi. Una zona rossa che, ovviamente, tutti vogliono evitarsi.