Avevano iniziato a imbarcare acqua nel vano motore per la rottura del manicotto di uno dei tubi di scarico. E per questo motivo erano in avaria.

Parliamo di una famiglia di Roma composta da quattro adulti che è stata soccorsa dalla Guardia costiera al largo del promontorio del Circeo. I quattro erano a bordo di una barca lunga 12 metri ed erano partiti da Ischia in direzione di Nettuno: a venti miglia dal Circeo, però, hanno chiesto aiuto e la sala operativa della Guardia costiera di Terracina ha avviato la macchina dei soccorsi. A coordinare le operazioni in mare è stata la sala operativa di Gaeta che, in contatto con quelle della Direzione marittima del Lazio e di Terracina ha disposto l'uscita in mare della motovedetta CP834 terracinese, considerando che l'unità in difficoltà, seppur a lento moto e con il solo motore destro ancora funzionante, stava continuando comunque a navigare in quella direzione.

Chiaramente, in attesa dell'arrivo della motovedetta in prossimità della barca, i militari hanno contattato la famiglia per rassicurarla e impartire a tutti le prime disposizioni utili per la sicurezza individuale, quali indossare i giubbotti di salvataggio in dotazione e approntare la zattera di salvataggio. E' stato anche richiesto un costante aggiornamento della situazione e della posizione nautica.

Chiaramente, in pochi minuti la motovedetta della Guardia costiera ha raggiunto l'imbarcazione a circa sette miglia dalla costa e un militare, nonostante il mare agitato, è riuscito a salire a bordo dell'unità per fornire la propria assistenza tecnica, mentre due delle quattro persone presenti a bordo, in evidente stato di agitazione, sono state trasferite sulla motovedetta. Il militare, una volta resosi conto della problematica al motore, ha provveduto a spegnerlo e a sistemare in modo provvisorio il manicotto difettoso. A quel punto, le pompe di esaurimento sono riuscite a ridurre l'ingresso di acqua e a garantire la piena galleggiabilità del mezzo. La motovedetta ha quindi scortato la barca a lento moto, fino a raggiungere in sicurezza il porto di Terracina alle ore 19.00 circa, peraltro con l'assistenza di un altro gommone della Guardia costiera viste le difficoltà di manovra dell'imbarcazione.

Fortunatamente, nessun inquinamento in mare è stato riscontrato dai militari intervenuti durante tutte la fasi del soccorso e non è stato necessario l'intervento del personale sanitario del 118 viste le buone condizioni di salute delle quattro persone a bordo. Da sottolineare, ovviamente, la prontezza della richiesta d'aiuto alla Guardia costiera e la tempestività dell'intervento dei militari: entrambe le fattispecie hanno scongiurato il probabile affondamento in mare aperto dell'imbarcazione.